Il Conclave è iniziato oggi pomeriggio con l’ingresso in Cappella Sistina, il giuramento, le meditazioni, l’extra omnes. La prima fumata era attesa per le 19, massimo le 19.30. Ma il fumo dal comignolo ha tardato ad arrivare fino alle 21.03. Perché?
In teoria è impossibile saperlo. Tutto quello che accade in Cappella Sistina è coperto dal segreto più assoluto, dovuto anche al giuramento che ogni singolo cardinale ha proclamato. Inoltre non ci sono comunicazioni verso l’estero.
Le teorie però si sprecano. Prima ipotesi: la meditazione di Raniero Cantalamessa potrebbe essere durata più del dovuto, senza contare che “l’extra omnes” è stato dato alle 17.45, forse più tardi rispetto a quanto previsto. Seconda ipotesi: i cardinali votanti sono 133 e non sono mai stati così tanti, dunque è possibile che il tutto si sia protratto oltre l’immaginabile. La terza ipotesi, ora smentita, era anche la meno probabile eppure teoricamente possibile: la Universi Dominici Grecis prevede che i cardinali, qualora avessero voluto discutere ancora prima di votare, in questa prima giornata avrebbero potuto anche decidere di non votare affatto.
Ecco cosa si legge nella Costituzione Apostolica firmata da Giovanni Paolo II: “Dettata la meditazione, l’ecclesiastico che l’ha tenuta esce dalla Cappella Sistina insieme con il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie. I Cardinali elettori, recitate le preci secondo il relativo Ordo, ascoltano il Cardinale Decano (o chi ne fa le veci), il quale sottopone al Collegio degli elettori innanzitutto la questione se si possa ormai procedere ad iniziare le operazioni dell’elezione, o se occorra ancora chiarire dubbi circa le norme e le modalità stabilite in questa Costituzione, senza tuttavia che sia consentito, anche se vi fosse l’unanimità degli elettori, e ciò sotto pena di nullità della medesima deliberazione, che qualcuna di esse, attinente sostanzialmente agli atti dell’elezione stessa, possa essere modificata o sostituita. Se poi, a giudizio della maggioranza degli elettori, nulla impedisce che si proceda alle operazioni dell’elezione, si passerà immediatamente ad esse, secondo le modalità indicate in questa medesima Costituzione”.
Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l’extra omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del Conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Il ritardo è stato dunque evidente: l’extra omnes è stato dato alle 17.43 e la fumata nera è arrivata solo alle 21.03. Resta il fatto che, dal 700 la prima fumata è storicamente nera. E così è stato: nessun Papa è ancora stato eletto.
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