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Extra omnes
I cardinali hanno pronunciato, uno per uno, la formula di giuramento. Alla fine è stato pronunciato l’extra omnes e le porte della Cappella Sistina si sono chiuse.
All’interno i cardinali seguiranno prima una meditazione e poi partirà la prima votazione.
Ora si attende la fumata. Nera o bianca.
Il Conclave inizia con un rito
I cardinali pregano poco prima della chiusura delle porte ai non elettori. A guidare la celebrazione è Pietro Parolin. Poi in processione i porporati attraversando la sala regia, raggiungeranno la Cappella Sistina.
Prima dell’extra omnes, che costringerà tutti gli estranei al Conclave ad uscire, Parolin intonerà il veni creatur, poi i cardinali giureranno.
Scarica qui il testo del libretto dato ai Cardinali in Conclave
Al link qui sopra è possibile scaricare il libretto di ingresso dei Cardinali in Conclave.
Tutti hanno giurato segretezza
“Prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del Collegio dei Cardinali elettori, e ciò in perpetuo, a meno che non ne riceva speciale facoltà data espressamente dal nuovo Pontefice eletto o dai suoi Successori, circa tutto ciò che attiene direttamente o indirettamente alle votazioni e agli scrutini per l’elezione del Sommo Pontefice”.
Ecco come è stata preparata la Cappella Sistina
Nelle immagini pubblicate da Vatican News la Cappella Sistina preparata per il Conclave e la Stanza delle Lacrime, la prima dove andrà il nuovo Papa eletto.
Come funziona il Conclave
Il 7 maggio 2025 alle 16:30 prende ufficialmente preso il via il Conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco, nella storica Cappella Sistina in Vaticano. L’evento riunisce 133 cardinali elettori provenienti da 71 diversi Paesi che si preparano a scegliere il 267° Pontefice della Chiesa cattolica. L’intero processo è avvolto nella segretezza assoluta: il portone della Cappella viene chiuso con la celebre formula latina “Extra omnes” (“Fuori tutti”).
Le regole del Conclave
Il Conclave è strettamente regolato dalla Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis“, emanata nel 1996 da Giovanni Paolo II e aggiornata nel tempo. Solo i cardinali di età inferiore a 80 anni possono votare. La procedura prevede una votazione segreta, in cui ogni cardinale scrive il nome del candidato prescelto su una scheda. Per essere eletto, un candidato deve ottenere almeno i due terzi dei voti. Ogni giorno possono svolgersi fino a quattro turni di scrutinio, suddivisi tra mattina e pomeriggio. Dopo ogni tornata, le schede vengono bruciate, producendo una fumata: nera, se non è stato eletto un nuovo Papa, o bianca, per annunciare l’elezione del Pontefice.
Dopo la 34esima votazione, si va al ballottaggio: i cardinali potranno votare solo i due cardinali che nei precedenti scrutini hanno ricevuto più voti. La soglia resta comunque la maggioranza dei due terzi dei voti.
Cosa accade dopo l’elezione
Quando un candidato raggiunge il quorum necessario, il decano chiede all’eletto se accetta la nomina a Sommo Pontefice. L’eletto, a sua volta, dichiara il nome con cui desidera essere chiamato come Papa. Dopo l’accettazione, l’eletto si ritira nella “Stanza delle lacrime”, dove indossa gli abiti papali, e torna poi in Cappella per ricevere l’omaggio e l’obbedienza dei cardinali. A questo punto, il cardinale protodiacono si affaccia alla loggia di San Pietro per proclamare il celebre “Habemus Papam“, e il nuovo Papa appare per impartire la sua prima benedizione “Urbi et Orbi”.
Un evento carico di storia e fede
Le origini del Conclave risalgono al 1241, quando i cardinali furono chiusi a chiave per la prima volta in modo da limitare le influenze esterne. Da allora, il rito si è evoluto fino a includere regole rigorose, come l’isolamento dei cardinali durante tutto il processo. Questo isolamento è ancora rispettato: i partecipanti non possono utilizzare telefoni, internet o altri mezzi di comunicazione durante il conclave, e le votazioni si svolgono in un rigoroso silenzio sotto gli affreschi del Giudizio Universale di Michelangelo. I cardinali dormono a Santa Marta, così da non uscire mai dal territorio del Vaticano.
Curiosità e dettagli unici sul Conclave
Il record del Conclave più lungo spetta a quello di Viterbo, durato quasi tre anni dal 1268 al 1271, mentre il più breve si concluse in sole dieci ore con l’elezione di Papa Giulio II nel 1503. Sebbene chiunque sia battezzato nella Chiesa cattolica possa teoricamente essere eletto Papa, negli ultimi secoli la scelta è sempre caduta su un cardinale. Una curiosità riguarda la “fumata”: i materiali chimici utilizzati garantiscono oggi una distinzione chiara tra la fumata nera e quella bianca, evitando fraintendimenti come accaduto in passato.
I passaggi cruciali del Conclave
Il Conclave è iniziato con la celebrazione della Messa Pro Eligendo Pontefice nella Basilica di San Pietro, seguita dalla processione dei cardinali verso la Cappella Sistina, accompagnati dal canto del “Veni Creator Spiritus”. Dopo aver giurato segretezza assoluta, inizia il vero e proprio scrutinio, regolato da un rituale che mescola tradizione secolare e simbolismo. Ogni fase del Conclave è studiata per garantire che la decisione sia guidata dallo Spirito Santo e non da pressioni esterne o politiche.