Evo Morales blinda il feudo della coca boliviano, il Chapare, con le sue milizie armate.
L’ex presidente Evo Morales è in guerra con il governo di Luis Arce per il controllo del tesoro boliviano, la cocaina. Secondo il leader dei sindacati cocaleros, il presidente Arce starebbe inviando “infiltrati” nella regione di coltivazione della coca del Chapare. In risposta Evo ieri ha annunciato che creerà una forza di “ronderos” armati per circondare e isolare la “sua” regione.
L’annuncio arriva pochi giorni dopo che i cocaleros di Morales avevano impedito al vicepresidente David Choquehuanca di viaggiare attraverso Chapare, nel dipartimento boliviano centrale di Cochabamba, intimandogli che non poteva entrare senza la loro autorizzazione. La “guerra della coca” tra i due leader principali del MAS, il Movimento al Socialismo della Bolivia, è ora ufficiale.
Perù: Sendero Luminoso uccide famoso leader indigeno anti narcos
Il leader indigeno Ashaninka Santiago Contoricón, nemico giurato dei narcos della regione della giungla di Junín, nel VRAEM, feudo di Sendero Luminoso e dell’ex presidente Pedro Castillo, è stato aggredito nella sua stessa abitazione da sicari, fuggiti in motocicletta dopo il delitto. Noto per essersi opposto ai raccolti di coca, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua comunità di Puerto Ocopa. “Ieri notte il traffico di droga ha assassinato Santiago Contoricón”, ha dichiarato Rubén Vargas, ex ministro dell’Interno ed esperto di politiche antidroga, sul suo account Twitter. Contoricón era il capo della sua comunità, Puerto Ocopa, che si trova a Río Tambo, nella provincia di Satipo, un’area appartenente alla Valle dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro (Vraem), il più grande feudo della coca del Perù.
Già sindaco di Río Tambo, consigliere regionale di Junín, la vittima faceva parte del Comitato di autodifesa della sua comunità e si era battuto per migliorare la sicurezza nella sua zona, dal momento che varie città dei Vraem devono convivere i narcoterroristi di Sendero Luminoso. “La grande nazione Asháninka è in lutto. Per la partenza inaspettata di un grande leader Asháninka. Riposa in pace, fratello e amico Santiago Contoricón Antunez”, ha scritto il suo gruppo sui social network, affermando che il defunto “ha lasciato un segno indelebile nella loro comunità e nella lotta per i diritti dei popoli indigeni“. Il capo scomparso era un punto di riferimento tra la sua gente per aver guidato la resistenza del suo popolo nella giungla centrale proprio contro questa guerriglia maoista negli anni 90 quando Sendero Luminoso uccise più di 400 Ashaninka, secondo la Commissione della verità e della riconciliazione peruviana. Il Ministero dell’Interno del Perù ha annunciato ieri una ricompensa di 150.000 soles (38.000 euro, tanto in Perù) a chiunque possa fornire informazioni sull’identità degli autori dell’assassinio.
La Colombia concentra quasi la metà degli attivisti per i diritti umani assassinati in tutto il mondo nel 2022
186 dei 401 omicidi di attivisti per i diritti umani registrati in tutto il mondo nel 2022 sono avvenuti in Colombia, il che rappresenta il 46% del totale, secondo il bilancio pubblicato in un rapporto dell’organizzazione internazionale per i diritti umani Front Line Defenders. L’Ucraina, seconda, ha contato 50 omicidi, seguita da Messico (45), Brasile (26) e Honduras (17). Questi cinque paesi concentrano l’80% degli omicidi del 2022.
Paolo Manzo, 12 aprile 2023
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