Esteri

La Svizzera “scorda” di sanzionare 27 amici di Putin

Secondo il giornale svizzero Republik nella lista nera mancherebbero pure i responsabili dell’avvelenamento a Navalny

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di Andrea Gebbia, Ehrendingen (Svizzera)

Il giornale online “Republik” ha confrontato la lista delle sanzioni europee alla Russia con le sanzioni svizzere. Come dichiarato dal governo, col suo presidente Ignazio Cassis, la Svizzera avrebbe sottoscritto completamente le sanzioni europee.

Secondo la “Republik” mancherebbero invece 27 nomi di sanzionati dalla lista svizzera, inclusi l’ex presidente ucraino filo-russo Yanukovic, i responsabili dell’avvelenamento a Navalny, la brigata Wagner, alcuni Hacker che nel 2015 si erano infiltrati nel Parlamento tedesco e gli agenti che avvelenarono Sergej Skripal, che pare abbiano anche soggiornato in Svizzera.

Dopo vari giorni di silenzio, il ministro dell’economia, Guy Parmelin (presidente del governo svizzero nel 2021) si è detto non obbligato a seguire le sanzioni europee. Le sanzioni svizzere vengono definite sulla base di valutazioni di politica estera, economia e questioni legali. Non viene però risposto alla domanda come mai le figure menzionate sopra non siano state sanzionate dalla Confederazione. Fatto è che le sanzioni europee non sono state di fatto interamente sottoscritte dalla Svizzera, malgrado quanto sia stato comunicato.

L’esperto di diritto penale Mark Pieth è stato duro nel suo commento, definendo il comportamento degli organi svizzeri come un imbarazzante esempio di incompetenza. I relativi dipartimenti svizzeri, comunque, si stanno riservando ulteriori discussioni governative riguardo alle sanzioni europee alla Russia.

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