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La verità sul Mes

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Le fake news sono diventate uno strumento fondamentale per fare stare zitti gli avversari politici di questo governo. Riguardo al Mes abbiamo scritto la cronistoria di come esso è nato e di come sia stato approvato nel 2012 quando al governo c’era Mario Monti eccetto Salvini&Meloni come il presidente del consiglio ha detto in conferenza stampa in prima serata.

Ma siccome molti ancora dubitano. Ed è normale vista la difficoltà della questione. E inoltre nessuno, per usare una metafora, odia le banche in sè, ma evidentemente le condizioni che esse pretendono per darti un prestito, anche per l’istituzione di questo Fondo salva stati (idea buona e giusta) il punto sono i dettagli, le condizioni. E questi sono stati cambiati  in modo a loro favorevole da Germania e Olanda nel 2012 e fatti digerire a Monti, il cui governo li ha approvati. Non credete alla Zuppa di Porro? Leggete la relazione tecnica presentata nel 2012, al momento dell’approvazione, fatta da Monti e dal suo ministro Moavero: si parla chiaramente di una nuova versione.

Onorevoli Senatori, il Trattato che istituisce un Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è stato sottoscritto dai 17 Paesi dell’eurozona il 2 febbraio 2012, in una nuova versione che supera quella sottoscritta l’11 luglio 2011 (che non è stata avviata a ratifica in nessun paese dell’eurozona) ampliandone sia l’ammontare massimo di risorse disponibili sia la tipologia delle operazioni consentite. Il Mes sarà un’istituzione finanziaria internazionale, con sede a Lussemburgo, che sosterrà gli Stati membri dell’eurozona nel caso in cui ciò sia indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria dell’eurozona nel suo complesso e quella dei suoi Stati membri. L’adesione al Mes è aperta a tutti gli Stati membri dell’Ue una volta che questi siano divenuti parte dell’eurozona. Il Mes è destinato prima ad affiancare e poi a sostituire, tra il 2012 e il 2013, il Fesf (Fondo europeo per la stabilità finanziaria) e il Fesm (Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria), due strumenti attivati nel 2010 per prestare assistenza finanziaria ai Paesi dell’eurozona come il Portogallo e l’Irlanda sottoposti a gravi tensioni finanziarie che hanno interessato la sostenibilità delle loro finanze pubbliche.

Nelle «Linee concordate di comunicazione» a margine del Consiglio Europeo del 30 gennaio 2012, gli Stati membri dell’eurozona hanno fissato l’obiettivo dell’entrata in vigore del Mes a luglio 2012 e si sono impegnati a rivalutarne l’adeguatezza in termini di dotazione finanziaria nel marzo 2012. A causa dell’indisponibilità della Germania al rafforzamento della dotazione finanziaria del Mes attualmente prevista (il massimale attuale della capacità di prestito congiunta Fesf/Mes, richiamato all’articolo 39 del presente Trattato, è pari a 500 miliardi di euro) il «Vertice dell’Eurozona» del 2 marzo 2012 che avrebbe dovuto trattare il tema è stato annullato.

Il Mes disporrà di un’ampia gamma di strumenti. Potrà concedere prestiti ai suoi membri, fornire assistenza finanziaria precauzionale, acquistare obbligazioni di Stati membri beneficiari sui mercati primari e secondari ed accordare prestiti per la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie.
Le decisioni relative alla concessione di sostegno alla stabilità saranno adottate di comune accordo. Tuttavia, in situazioni in cui la mancata adozione urgente della decisione di fornire assistenza dovesse mettere a repentaglio la sostenibilità economica o finanziaria della zona euro, le decisioni potranno essere prese a maggioranza qualificata dell’85 per cento dei voti espressi.

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