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Lasciamo parlare Morra (ma pure i malati di cancro) - Seconda parte

Da decenni, giustamente, esistono campagne mediatiche e di sensibilizzazione a favore della ricerca contro il cancro: a che servono, se poi basta il Morra della situazione a dare l’idea (involontariamente: il che è anche peggio, perché fa capire la tragica leggerezza con cui taluni si esprimono) che la persona malata debba fare il piacere di mettersi da parte?

Cari grillini, ogni volta, con voi, tocca ricompitare le prime e più elementari nozioni del vivere civile. Non esiste il “malato” come categoria separata dagli altri, ma esistono le persone che hanno una malattia, e non smettono – a causa di questo – di essere padri, madri, figli, mogli, fratelli, sorelle, uomini e donne portatori di attese, desideri e speranze. Rifletteteci meglio, la prossima volta.

Daniele Capezzone, 23 novembre 2020

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