Appunti sudamericani

Ucraina, quella missione di Lavrov da Lula

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La Russia invia Lavrov in Brasile per “la pace in Ucraina”

Putin vuole continuare a discutere della mediazione di pace proposta da Lula e per questo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha confermato che visiterà Brasilia ad aprile, subito dopo il rientro di Lula dalla Cina, dove rimarrà almeno 4 giorni. La proposta di Lula, appoggiata anche da Xi, è stata ignorata da americani ed europei ma ha raccolto elogi dai russi.

Dopo Maduro, anche Raúl Castro riceve il segretario del Consiglio di sicurezza russo

Dopo il Venezuela, dove ha guidato consultazioni a porte chiuse con Nicolás Maduro, ieri il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev era a Cuba dove si è incontrato con Raúl Castro e il presidente Miguel Díaz-Canel. Lo hanno riferito i media di regime. Relazioni bilaterali tra Cuba e Russia e loro sviluppo futuro, secondo un servizio trasmesso dal telegiornale cubano con le immagini dell’incontro. Presente il ministro dell’Interno cubano, Lázaro Álvarez Casas. Nel novembre 2022, Díaz-Canel ha incontrato il presidente russo Putin durante una visita a Mosca, con il quale ha analizzato lo sviluppo dell’associazione strategica russo-cubana in campo politico, finanziario, economico-commerciale, culturale e umanitario. Un mese dopo, Díaz-Canel e Putin hanno tenuto una conversazione telefonica in cui hanno espresso la loro intenzione di continuare a rafforzare “in modo globale l’associazione strategica russo-cubana”.

L’Argentina denuncia il patto con il Regno Unito sulle Malvinas 

Al G20 il Ministro degli Esteri dell’Argentina, Santiago Cafiero, ha posto fine all’accordo noto come ‘Patto Foradori-Duncan’ e firmato nel 2016 dal governo Macri con l’esecutivo del Regno Unito per incoraggiare lo sviluppo economico e lo sfruttamento delle isole Malvinas e delle aree circostanti. Buenos Aires vuole negoziati bilaterali a breve termine per la sovranità sull’arcipelago a New York, nella sede dell’ONU. La disputa sulla sovranità dell’arcipelago risale al XIX secolo e nel 1982 ha comportato una guerra tra i due paesi. Buenos Aires è stata tradizionalmente contraria a qualsiasi gesto nei confronti di Londra, quindi il patto del 2016 era stato malvisto dal kirchnerismo, oggi di nuovo al potere. Per Cafiero il patto di Macri “faceva concessioni agli interessi britannici nella regione e metteva in second’ordine la nostra giusta rivendicazione di sovranità” oltre ad “aprire la porta” a uno sfruttamento “illegale della pesca e delle risorse minerarie”.

Il fentanyl la principale causa di morte infantile per avvelenamento

Gli oppioidi sintetici sono il maggior contributore alla morte per avvelenamento tra i bambini con meno di cinque anni negli Stati Uniti, afferma un rapporto sulla rivista Pediatrics pubblicato ieri.

Lo studio, condotto da Christopher Gaw, della Divisione di medicina d’urgenza presso il Children’s Hospital di Philadelphia, ha rilevato che gli oppioidi rappresentano il 52,2% delle sostanze che hanno contribuito ai decessi nel 2018, rispetto al 24% nel 2005. Nel periodo analizzato sono stati registrati 731 decessi di bambini per avvelenamento, di cui 308 avvenuti in neonati di età inferiore a un anno. Altre ricerche hanno scoperto che i bambini sono stati esposti a nuove fonti di oppioidi nell’ultimo decennio attraverso l’uso di eroina, fentanyl e altri derivati in trattamenti farmacologici, come metadone e buprenorfina. Insomma, gli oppioidi sintetici che arrivano dal Messico, adesso stanno uccidendo anche i bambini.

Mentre metà degli argentini è senza luce, il presidente si autoelogia su Twitter e viene ricoperto di insulti

Un blackout ha causato il caos a Buenos Aires e in diverse province l’altroieri. Gran parte dell’area metropolitana di Buenos Aires e diverse province argentine sono rimaste senza elettricità nel pomeriggio, a causa di un incendio che ha messo fuori servizio la centrale nucleare di Atucha I. Al buio 20 milioni di persone. Con metà del paese scioccato dall’immenso blackout (non sono ancora abituati come a Cuba e in Venezuela) il presidente Fernández ha usato il suo Twitter ufficiale per emettere un messaggio di auto-elogi che ha fatto infuriare gli argentini. Con Buenos Aires e Cordoba al buio Fernandez ha esordito così “In questi tre anni siamo stati in grado di far fronte alle avversità in condizioni di estrema complessità. Oggi viviamo molto meglio di tre anni fa”, postava alle 5:34, quando il numero di case senza elettricità aveva già raggiunto i 6 milioni. Fernandez ha aggiunto 12 altri messaggi nel suo thread su Twitter. “Nonostante i disastri così spesso annunciati, continuiamo a mettere ordine nella nostra economia. L’inflazione è un problema strutturale in Argentina e ci impegniamo a ridurla. Non è semplice” ha detto aggiungendo pure che “con me alla presidenza le opere pubbliche hanno iniziato il loro recupero” e che “abbiamo subito un’azione sistematica di disinformazione delle politiche che ha portato avanti il governo. Ma nessuno dei media è stato censurato, messo a tacere o punito per le sue fake news”. Blackout.

Venezuela: 261 morti per blackout negli ospedali nel 2022

Dato uscito ieri a testimonianza del disastro causato dai blackout nel paese sudamericano.

Paolo Manzo, 4 marzo 2023


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