Zanzara tigre

“Le accuse sono gravi”. Cruciani a valanga sul caso Ilaria Salis

Zanzara 29 marzo 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha esordito contestando le parole di Salvini e Valditara sul tetto al numero degli stranieri nelle classi: “Caro Parenzo, ti sorprenderò questa sera. Tu pensi che io sia favorevole a quello che ha detto oggi il Ministro dell’Istruzione della Repubblica Italiana perché immagini che io sia prono a quello che dice un Ministro leghista. Invece ti sbagli, invece in questo caso ti sbagli. Cosa ha detto Salvini non più tardi di qualche ora fa? Che ci vuole un tetto del 20% in classe per gli immigrati. Il Ministro dell’istruzione, espressione della stessa Lega, ha rilanciato: «In aula la maggioranza degli alunni deve essere italiana». Ora, lasciami dire con molta chiarezza e franchezza e con tutto il rispetto per le autorità politiche, civili, militari: mi sembra una colossale minchiata. Lo posso dire? Una colossale minchiata. È evidente che il problema è inesistente. Solo in alcune classi ci sarà una maggioranza di ragazzi e extracomunitari. Amen! Chi se ne frega, non è che c’è un problema in tutte le classi italiane. Poi come si fa a mettere le quote? Non era proprio la Lega ad essere contraria, per esempio, alle quote rosa? E adesso che facciamo, la quota immigrati nelle classi? Su ragazzi, non diciamo puttan***”.

Cruciani è poi passato a commentare le accuse dell’opposizione alla premier Meloni sul caso Ilaria Salis: “Come sapete, la signora è in carcere in Ungheria con accuse gravi per quello che riguarda la giustizia ungherese per avere tentato di picchiare dei manifestanti di estrema destra. L’opposizione se la prende col governo perché e l’intervento della Meloni. Ora io dico: secondo voi, la Meloni può intervenire sul sistema giudiziario ungherese? Che caz** c’entra la Meloni con quello che decidono i tribunali dell’Ungheria? Peraltro, vi segnalo che un italiano doveva essere estradato in Ungheria e la magistratura italiana ha detto «no, col caz** che glielo diamo all’Ungheria, perché lì rischia di essere trattato male». La Meloni non può agire sul sistema giudiziario italiano, figuriamoci su quello ungherese. Agirà diplomaticamente per cercare, come ha già fatto, di mandare ai domiciliari la Salis e di riportarla in Italia. Ma non è che la Meloni chiama Orban e gli dice «scusa, puoi liberare quella là per favore?». Ragazzi, ma di che caz** parlate? È incredibile”.

Il conduttore di Radio24 ha infine concluso il suo editoriale di inizio trasmissione mandando qualche altra frecciatina al sindaco di Vicenza: “Ancora una parolina sulle città che vogliono mettere il bollino antifascista. Prima lezione di libertà al sindaco di Vicenza, Possamai. Cerco di spiegarglielo al sindaco con le parole, caso mai non fosse chiaro passerò alle figure. La Costituzione non dice che bisogna dichiararsi antifascista, non c’è scritto da nessuna parte. Uno potrebbe anche dichiararsi fascista e godrebbe degli stessi diritti miei e di Parenzo. Uguali, identici”.

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