Il podcast di Sallusti

Le sparate su Meloni: Bottura e Saviano i nuovi Jalisse

Il podcast di Alessandro Sallusti del 25 luglio 2023

C’è una nuova coppia che si sta imponendo nel vuoto della sinistra.

A sinistra è nata una nuova coppia, quella formata da Roberto Saviano e Luca Bottura, che si spalleggiano a vicenda per sostenere l’insostenibile e insultare chiunque si trovi a passare dalle parti della destra.

Del primo, Saviano, sappiamo tutto, o meglio sappiamo, che si spaccia e viene spacciato come un grande scrittore, quando in realtà si tratta di un artista tipo Jalisse, quelli che nel 1997 vinsero il Festival di San Remo con Un fiume di parole, ma che poi non combinarono più nulla. Ecco, Saviano nel 2006, scrivendo Gomorra, libro bestseller raccolta di articoli già pubblicati da altri, ha vinto il suo San Remo e ancora vive in tutti i sensi di rendita. Dei suoi racconti successivi, infatti, non c’è traccia né nella storia della letteratura né nella memoria collettiva.

Luca Bottura è invece un autore televisivo e radiofonico ed efficace battutista, cinico e spietato, ma talmente permaloso, da buon comunista, che non accetta che su di lui si faccia né ironia né critica, perché “apriti cielo”, invece che con la satira, di cui è maestro, risponde con noiose argomentazioni che se le mettesse in scena gli spettatori scapperebbero a gambe levate.

Ha avuto la sua stagione di gloria, Bottura, conducendo su Radio 1 la trasmissione “Forest”, in cui spesso mi invitava perché anche un tocco di noiosità destrosa non guasta, ma ora che è disoccupato la butta in politica stretta è il noioso e è diventato lui. Di recente si sta concentrando a dimostrare, spalleggiato da Saviano, che Giorgio Almirante era uno spietato killer e che quindi Giorgia Meloni è una pericolosa e potenziale assassina, cosa che tradisce la sua vena satirica anche se questa volta non fa ridere.

Va be’, potremmo anche prenderla seriamente e parlare dei poveri cristi inermi seccati o fatti seccare, per davvero questa volta è storia, dai suoi mentori Togliati, Paietta e Longo, e concludere che per questo anche Bottura è un assassino a piede libero, ma preferiamo che lui e Saviano continuino a fare i portavoci della sinistra che è tutto grasso che cola per la destra. Portavoce con uno sviluppato senso dell’umorismo ma non del ridicolo. Un fiume di parole effimero proprio come quello dei Jalisse.