Aggiungo che non sono distinzioni riguardanti inutili tecnicisimi, o partigianerie irrilevanti come tenere la Roma o la Lazio. Il pensiero economico keynesiano presuppone una concezione autoritaria, dirigista, illiberale della società e dell’uomo. Il liberismo ha fondamenta *etiche* corrette, prima di tutto. E filosofiche. E per questo funziona. Perchè si basa sulla collaborazione, invece che sulla prevaricazione.
Albert Nextein
1 Novembre 2020 14:05
Le alternative alle teorie keynesiane esistono. Sono quelle genuinamente liberali antistataliste. Quelle che , ormai, neppure nelle università vengono ricordate. Nessuno ricorda la Scuola Austriaca di economia. Nessuno ricorda personaggi del secolo scorso come Von Mises, Von Hayek, Rothbard. Ed è un peccato. La politica pervasiva e ladra non può permettere un ritorno al liberalismo originario. E neppure la finanza collusa con le Banche Centrali lo può sopportare.
Werner
1 Novembre 2020 13:02
Il Keynesismo è una variante del Liberismo, solo che rispetto a quest’ultimo prevede un’intervento massiccio dello Stato anche facendo deficit. Io sono per un’economia dirigista e corporativista, dove lo Stato è presente per governare l’economia nazionale e con il controllo diretto delle aziende strategiche, e al contempo garantisce la libertà di impresa con limiti e regolamentazioni che vengono determinate dal libero mercato.
Qui siete tutti liberisti, lo so, e in maniera assolutamente legittima. Ma francamente non posso che avversare il Liberismo dove l’economia controlla la politica e non il contrario. Dove le multinazionali e la finanza a scavalcano le leggi dello Stato, a differenza di qualsiasi piccola e media impresa che è giustamente sottoposta alle leggi. E non solo, le multinazionali evadono facilmente il fisco e non subiscono conseguenze.
Nella
1 Novembre 2020 9:16
Solazzo ma che niente niente yi ha punto uno scorpione????ahhh x notizia sto cercando di contattare lo psichiatra….Contento??
Aggiungo che non sono distinzioni riguardanti inutili tecnicisimi, o partigianerie irrilevanti come tenere la Roma o la Lazio.
Il pensiero economico keynesiano presuppone una concezione autoritaria, dirigista, illiberale della società e dell’uomo.
Il liberismo ha fondamenta *etiche* corrette, prima di tutto. E filosofiche.
E per questo funziona.
Perchè si basa sulla collaborazione, invece che sulla prevaricazione.
Le alternative alle teorie keynesiane esistono.
Sono quelle genuinamente liberali antistataliste.
Quelle che , ormai, neppure nelle università vengono ricordate.
Nessuno ricorda la Scuola Austriaca di economia.
Nessuno ricorda personaggi del secolo scorso come Von Mises, Von Hayek, Rothbard.
Ed è un peccato.
La politica pervasiva e ladra non può permettere un ritorno al liberalismo originario.
E neppure la finanza collusa con le Banche Centrali lo può sopportare.
Il Keynesismo è una variante del Liberismo, solo che rispetto a quest’ultimo prevede un’intervento massiccio dello Stato anche facendo deficit. Io sono per un’economia dirigista e corporativista, dove lo Stato è presente per governare l’economia nazionale e con il controllo diretto delle aziende strategiche, e al contempo garantisce la libertà di impresa con limiti e regolamentazioni che vengono determinate dal libero mercato.
Qui siete tutti liberisti, lo so, e in maniera assolutamente legittima. Ma francamente non posso che avversare il Liberismo dove l’economia controlla la politica e non il contrario. Dove le multinazionali e la finanza a scavalcano le leggi dello Stato, a differenza di qualsiasi piccola e media impresa che è giustamente sottoposta alle leggi. E non solo, le multinazionali evadono facilmente il fisco e non subiscono conseguenze.
Solazzo ma che niente niente yi ha punto uno scorpione????ahhh x notizia sto cercando di contattare lo psichiatra….Contento??