L’ex sindaco assolto: “8 anni di calvario”. E il pm condannato

Luigi Riserbato, ex primo cittadino di Trani, racconta a Quarta Repubblica la sua vicenda giudiziaria

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sindaco trani porro

Lunedì scorso, ospite di Quarta Repubblica è stato l’ex sindaco di Trani, Luigi Riserbato, il quale ha raccontato la sua storia e il percorso travagliato che ha avuto con la giustizia e la magistratura. Nel 2014, gli agenti della Digos si presentano a casa di Riserbato notificando un’ordinanza di custodia cautelare con cinque capi di imputazione, tra cui associazione a delinquere.

Al termine degli arresti domiciliari e delle indagini preliminari, il pubblico ministero chiede l’archiviazione dell’associazione a delinquere (il capo di imputazione più grave); per altri due capi, Riserbato è assolto perché il fatto non sussiste, mentre viene rinviato a giudizio per altri “due capi di imputazione residuali”.

Per approfondire:

Nonostante la possibilità di usufruire della prescrizione, l’ex sindaco di Trani rinuncia e richiede alle autorità competenti di procedere col processo, per poi venire assolto lo scorso 2 febbraio. Otto anni di calvario, in cui Riserbato si dimise dalla carica di sindaco già a partire dal 2014.

Ma il dato particolare della vicenda è il pubblico ministero che ha dato il via al calvario dell’ex primo cittadino. Il pm Michele Ruggiero, infatti, è stato condannato con sentenza definitiva a quattro mesi di reclusione per violenza privata contro testimoni. Come riporta Riserbato, il magistrato intimidiva i testi e “falsificava alcuni atti nei verbali”. Eppure, questo pubblico ministero rimane ancora in servizio…

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