Ambientato in un prestigioso collegio gesuitico sul lato austriaco del lago di Costanza nell’anno scolastico 1963-64, Septem Verba è la narrazione delle vicende di alcuni scolari, in particolare degli amici-rivali Arno e Aaron, e del rapporto con i loro insegnanti, tanto temuti quanto amati.
La vita scolastica procede, dal primo al secondo trimestre, in un’atmosfera magica e quasi sognante, e nel susseguirsi delle lezioni il lettore vede dipanarsi le tessere del mosaico culturale dell’Occidente: la filosofia, l’arte, la musica, la storia.
Ma il Venerdì santo, giorno in cui il rettore tiene la tradizionale allocuzione pasquale, accade qualcosa di imprevedibile.
Nella seconda parte il racconto, il cui titolo fa esplicito riferimento alle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce, si trasforma inaspettatamente in un apologo critico e profetico della società europea del XXI secolo.