Domenica 4 maggio 2025, nel tardo pomeriggio, piazza dell’Unità a Bologna è stata teatro di un grave episodio di violenza. Un uomo di 28 anni, cittadino marocchino, ha improvvisamente colpito due passanti con un paio di forbici, scatenando panico tra i presenti. L’aggressore è stato fermato dai carabinieri, che sono intervenuti poco dopo utilizzando un taser.
La scena, caotica e spaventosa, ha visto alcune persone cercare rifugio in locali vicini, mentre un giovane tentava coraggiosamente di bloccare l’aggressore con l’aiuto di una stampella. Tuttavia, quest’ultimo è rimasto ferito al volto e alle gambe.
L’intervento delle forze dell’ordine
L’intervento dei carabinieri, sollecitati dalle chiamate dei cittadini, è stato veloce. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato l’uomo in evidente stato di alterazione e hanno usato il taser per immobilizzarlo, evitando ulteriori feriti. Durante questa fase, l’aggressore ha continuato a opporre resistenza, ferendo lievemente due militari. Infine, è stato trasportato all’ospedale Sant’Orsola sotto custodia. Il paradosso? La pagina “Bolognina antifascista” ha criticato l’uso del taser.
Profilo dell’aggressore e decreti di espulsione
Il marocchino, classe 1997, era noto alle forze dell’ordine per precedenti penali. Nel 2024, il giovane era stato destinatario di un ordine di espulsione e trasferito al Centro di permanenza per i rimpatri di Roma. Tuttavia, non era stato allontanato dal territorio nazionale ed era libero al momento dell’aggressione. Questo aspetto ha scatenato un’ondata di critiche alla gestione dei rimpatri, ritenuti inefficaci in casi simili.
Le indagini proseguono per chiarire le ragioni del gesto. Al momento l’uomo non avrebbe fornito spiegazioni sul motivo dietro l’aggressione e sono in corso verifiche anche sul suo stato psichico e sull’eventuale uso di sostanze.
Le condizioni dei feriti e le reazioni in città
I due feriti sono stati trasportati al Sant’Orsola per le cure necessarie. Le loro condizioni, sebbene serie, non sarebbero gravi. Il giovane intervenuto per fermare l’aggressore ha riportato ferite al volto e alle gambe, mentre un altro passante ha subito lesioni alle gambe nel tentativo di scappare.
I residenti della Bolognina si sono detti scossi dall’attacco. Piazza dell’Unità, spesso frequentata da famiglie e turisti, è un luogo molto vivace, soprattutto nei fine settimana. L’evento ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici, con richieste di interventi concreti per migliorare il controllo del territorio.
In seguito all’aggressione, le autorità locali hanno annunciato un’intensificazione dei controlli nelle zone più frequentate della città. Il comandante dei carabinieri di Bologna, Giovanni Di Nuzzo, ha sottolineato l’importanza di un intervento rapido, che ha evitato conseguenze peggiori per le persone presenti e ha difeso l’utilizzo del taser che “ha evitato il peggio”. “La situazione della sicurezza in città è emergenziale, non per l’assenza degli agenti, come sostiene una parte del Pd- dice Marco Lisei, deputato di FdI – ma per l’assenza totale di politiche per la sicurezza da parte del Comune e questa è una delle ragioni per le quali eravamo scettici sulle zone rosse, che in tante città funzionano perché c’è una leale collaborazione dei sindaci, al contrario di Bologna guidata da Matteo Lepore ostaggio di Coalizione civica”.
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