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L’impegno per il clima di Unipol? Parola d’ordine “concretezza”

Dai progetti di educazione finanziaria per i giovani a quelli per l’agricoltura, dalla valorizzazione dei tesori naturalistici e archeologici del nostro Paese fino alle attività a sostegno delle aree periferiche: l’impegno per la sostenibilità di Unipol si tocca sul campo, anche nella più piccola iniziativa. Un percorso, quello del gruppo presieduto da Carlo Cimbri, che pone la strategia climatica tra le sue pietre miliari. Un’altra dimostrazione della consapevolezza di Unipol, che in Italia impiega oltre 12mila persone e serve quasi 16 milioni di clienti anche grazie alla più grande rete di agenzie del Paese, del ruolo strategico proprio del settore assicurativo.

Gli investimenti ESG

Il presidente del Gruppo Unipol, Carlo Cimbri
Il presidente del Gruppo Unipol, Carlo Cimbri

Impegnata a lasciare il segno nella lotta al cambiamento climatico, nel giugno del 2022 Unipol ha fissato obiettivi a medio-lungo termine rispetto al taglio delle proprie emissioni di gas serra a supporto del proprio percorso di decarbonizzazione. Tre le leve su cui il gruppo agisce per vincere la sfida: i prodotti e i servizi assicurativi, il ruolo di investitore responsabile e la gestione del proprio patrimonio immobiliare. Come definito dal Piano Strategico 2022-2024, in particolare, Unipol si prefigge di ottenere entro il 2024 quasi un terzo della propria raccolta diretta (30%) da prodotti e servizi assicurativi a valore sociale e ambientale contro l’attuale 27,1%. L’impegno sul fronte degli investimenti gestiti direttamente dal Gruppo si è tradotto, sempre a fine 2022, in 43,2 miliardi di euro di asset sottoposti a monitoraggio ESG (acronimo inglese che racchiude i valori ambiente, sociale e governance). Un’analisi dalla quale è risultato come ben il 97,7% (pari a 42,2 miliardi di euro) del totale fossero in linea con i criteri ESG. Inoltre, Unipol esclude comunque a priori dai propri radar azioni e bond di società che producono armi non convenzionali, attive nel gioco d’azzardo (per almeno il 20% del loro fatturato), che traggono oltre il 30% dei loro ricavi dall’estrazione di carbone o che violano i diritti umani e dei lavoratori o sfruttano le risorse naturali senza tener conto degli impatti ambientali.

 

L’obiettivo portafogli a emissioni zero

Il gruppo presieduto da Cimbri, che nel 2022 ha conseguito 13,6 miliardi di raccolta assicurativa (di cui 8,3 miliardi nel Ramo Danni), ha però già alzato l’asticella e,  aderendo alla Net-Zero Asset Owner Alliance, si è impegnato a centrare entro il 2050 l’obiettivo zero emissioni nette di gas a effetto serra dei propri portafogli fissando un traguardo intermedio già nel 2030. Tutto questo anche coinvolgendo in modo proattivo e facendo pressing sulle società su cui ha investito: il cosiddetto “engagement”. Lo scorso anno Unipol ha inoltre aumentato del 34% a 1,16 miliardi di euro gli investimenti a sostegno dellAgenda 2030 e si prefigge di raggiungere quota 1,3 miliardi di euro nel 2024. Un ruolo importante, sempre nell’ambito della “responsabilità”, è affidato poi ai cosiddetti “investimenti tematici” così da valorizzare i megatrend che stanno disegnando il mondo “sostenibile” del futuro, selezionando prodotti finanziari sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance.

 

Proventi allocati agli SDGs

 

L’immobiliare e i proventi dei green bond

Stesso criterio di concretezza guida Unipol sia nella gestione del proprio patrimonio immobiliare sia nella proposta al mercato di green bond e nell’impiego delle risorse così raccolte. In particolare, sempre nel 2022, il gruppo bolognese ha destinato 695,20 milioni di euro a progetti di sostenibilità, pari al 69,5% del miliardo complessivo ottenuto con le sue due emissioni. Nel dettaglio, sono stati stanziati circa 289 milioni di euro per gli edifici green con oltre 3.000 interventi di miglioramento delle prestazioni ambientali. Un lavoro certosino e mirato alla massima efficienza energetica: non per nulla Torre Galfa, De Castillia 23 e Romana 19 a Milano hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità Breeam in Use di livello “Excellent”. Altri 253 milioni di euro hanno finanziato 230 progetti nelle energie rinnovabili tra eolico, idroelettrico e fotovoltaico e 94 milioni di euro sono stati spesi per dotare di mezzi ibridi ed elettrici il parco auto della propria società di noleggio a lungo termine UnipolRental. A questo si sommano quasi 34 milioni di euro per 17 progetti di forestazione e 23 milioni di euro per l’efficienza energetica di  prodotti e sistemi che riducono il consumo di energia o mitigano le emissioni di gas serra.

 

Proventi allocati a progetti green

 

 

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