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L’inevitabile delusione del governo Draghi - Seconda parte

V’è un’altra ragione per la quale, inevitabilmente, Draghi sarà una delusione: egli è stato talmente pompato e osannato dai media, praticamente tutti, è talmente alta la vetta sulla quale è stato posto, che da quella vetta può solo scendere. In statistica si chiama regressione alla media. Allora, quel che io prevedo succederà è questo: alle elezioni del 2023 perderà punti chi oggi sosterrà Draghi, e li acquisterà chi a Draghi si opporrà o, al massimo, chi starà in panchina. Internet serba memoria, e la mia previsione sarà facilmente sconfessata. Per completezza, Draghi ha un solo spiraglio. Il fatto che il primo impatto del Recovery fund sia positivo e che quando verrà il momento dei creditori che batteranno cassa il suo governo sarà da tempo trapassato.

La circostanza sarebbe ancora più dannosa per tutti noi: ricorda quella di alcuni amministratori locali che, per fare opere pubbliche e farsi belli, stipulano mutui con le banche, lasciando debiti alle amministrazioni che le seguiranno.

Franco Battaglia, 9 febbraio 2021

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