Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso forti opinioni riguardo al recente caso che ha coinvolto le forze dell’ordine e la morte di Rami Elgaml. Cruciani ha iniziato il suo intervento sottolineando il “massacro mediatico” che, a suo dire, è stato condotto contro le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri. “Dopo settimane, mesi di massacro mediatico nei confronti delle forze dell’ordine e in particolare dei carabinieri, voi vedrete che non una sola riga, non un solo filmato, non un solo frame, non un solo minuto di televisione verrà dedicato dal signor Parenzo a questa vicenda”, ha affermato Cruciani, prendendo di mira il suo co-conduttore che, in precedenza, aveva accusato i militari di aver condotto un assurdo inseguimento per le vie di Milano.
Cruciani ha poi riportato l’esito della perizia del superconsulente sulla vicenda che ha coinvolto l’egiziano di Corvetto: “Durante l’inseguimento in cui è morto Rami Elgaml, il carabiniere che era alla guida ha avuto un comportamento corretto. Ha frenato quando doveva frenare e l’urto tra l’auto e lo scooter non si è verificato alla fine dell’inseguimento ma in precedenza. L’amico di Ramy alla guida della moto era invece sprezzante delle conseguenze”. Cruciani ha insistito sul fatto che, per lui, “andava bene anche a prescindere dalla perizia,” sostenendo il “sacrosanto diritto allo speronamento.”
Passando a un altro argomento, in particolare gli arresti alla Gintoneria di Davide Lacerenza e Stefania Nobile, Cruciani ha affrontato il tema dell’ipocrisia e del comportamento moralista di alcuni, tirando fuori un dato choc sul consumo di cocaina a Milano: “Sono andato a ripescare un vecchio dato che riguarda il consumo di cocaina a Milano… 18 tonnellate in un anno. 18 tonnellate, 18 tonnellate, 18 tonnellate”. Come a dire: e ve la prendete solo con loro?