Abbiamo chiesto a Pasquale Griesi, Segretario FSP Polizia di Stato cosa ne pensa delle dichiarazioni di Beppe Sala sull’inseguimento di Ramy Engalml che la procura di Milano ritiene sia stato condotto senza alcuna violazione. Il sindaco aveva detto, al pari di Franco Gabrielli, che i carabinieri “hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti e in ogni caso quelle parole sono inaccettabili”. Su X Griesi gli aveva risposto: “Con grande rispetto, stia al suo posto: dovrebbe pensare a dare le dimissioni. È evidente che sostituendosi alla magistratura, lei ha detto cose inaccettabili!”. Fsp era stato tra i primi a ribadire come inseguire i due fuggitivi fosse l’unico possibile atto dovuto da parte dei carabinieri.
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Era un lontano 1998, mi arruolai e decisi di essere un servitore dello Stato. Non servo, servitore fedele! Da allora ho sempre saputo da che parte stare, quella dei cittadini onesti, quella dei poliziotti, quella delle vittime dei reati!
Vi dico questo perché se pur mal pagati, con responsabilità enormi, delegittimati in ogni azione posta in essere, nelle forze dell’ordine tanti giovani per bene tentano ancora oggi di arruolarsi.
Questo per sottolineare il fatto che continuiamo a focalizzarci su una minoranza rumorosa di facinorosi, mentre abbiamo la maggioranza del popolo e dei giovani che le regole le rispettano.
Fa male poi ascoltare alcuni che già solo per dovere istituzionale, se pur non condividendo il funzionamento dell’apparato statale, dovrebbero quantomeno tacere.
La sicurezza è argomento serio, non può essere messo sullo stesso piano del tifo da stadio. È investimento, non una spesa. Ha bisogno di sostegno, non di continui attacchi.
Oggi ogni azione di polizia ha bisogno subito della successiva “giustificazione”, pena interrogazione parlamentare e attacchi spudorati.
Torniamo al sindaco Beppe Sala, un uomo comodamente seduto al caldo d’inverno e al fresco d’estate con uno stipendio di tutto rispetto che giudica come se fosse un magistrato l’operato delle forze dell’ordine, dimenticando purtroppo che in Italia sino a sentenza passata in giudicato esiste la presunzione di innocenza, anche per carabinieri e poliziotti, non presunzione di colpevolezza.
Ricordo che come abbiamo sempre sostenuto noi FSP, le forze dell’ordine non possono scegliere come il sindaco se fare o meno qualcosa: le forze dell’ordine ex art. 55 cpp DEVONO (non possono), anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale.
Faccio notare al sindaco, anche se non è il mio ruolo quello di suo consigliere o delegato alla sicurezza, che probabilmente il tentativo di scaricare su altri il grande peso della sicurezza milanese non è andato a buon fine. Se il peso di una città come Milano è troppo grande, può sempre dimettersi: la sicurezza ha bisogno di coraggio, anche nel condannare le azioni violente a cui tutti i giorni Milano deve assistere. Basta giustificazioni ipocrite, lassismo buonista, garantismo schizofrenico.
Ricordo al sindaco che i delitti commessi non sono disagio e/o mancata integrazione ma solo mancanza di rispetto delle regole.
Vi è consapevolezza tra chi delinque che in ogni caso non avrà nulla da perdere e che troverà sempre qualcuno che punterà il dito contro le forze dell’ordine: gli unici in quel momento stanno facendo il loro dovere nel rispetto degli obblighi imposti dalle regole, l’ultimo baluardo di una società civile.
I violenti vengono fermati dalle forze dell’ordine 24 ore al giorno, tutti i giorni, le violenze vanno fermate nei tribunali, con il sostegno delle istituzioni pubbliche e democratiche della nostra Italia.
Pasquale Griesi, 19 gennaio 2025