Anche oggi sui giornali non poteva mancare il tema del caldo. Il titolo che va per la maggiore è “Brucia Rodi“, da cui sono state evacuate 30mila persone a causa degli incendi. Leggendo le agenzie mi pare di capire che la stessa cosa stia avvenendo stamattina a Corfù.
Come spesso accade, c’è poi chi coglie la palla al balzo per romanzare quanto accaduto parlando di una “fuga dall’inferno” per “l’emergenza clima”. Eppure non è una novità: tutti i cazzo di anni c’è, ahimè, un grande incendio da quelle parti. Ma questa volta il motivo è diverso. C’entra l’emergenza del clima. Toc toc! Sono 120mila anni che d’estate ci sono incendi in Grecia! Su questo nessuno può smentire perché, se è concesso a Giannini di dire che giugno è stato il mese più caldo da 120mila anni, allo stesso modo io posso dire che da 120mila anni a questa parte c’è un incendio a Rodi o a Corfù. Voglio vedere se c’è un fact checker della minchia che mi rompe i coglioni. Quindi lo ripeto: sono 120mila anni che a Rodi c’è un incendio.
Ma sulla Stampa cosa scrivono? “Queste sono le fiamme di Blade Runner. È un’apocalisse che viene dal nostro futuro. Il popolo che scappa.” Ma li mortacci de Pippo! Quelle sarebbero le fiamme di Blade Runner? Questi si sono fatti delle sostanze chimiche di Blade Runner. Ma a chi scrive certe cose, quando torna a casa, non gli fanno una pernacchia dall’ufficio? Ah no, loro fanno lo smart working. E allora non gli capita di prendersi un pernacchione sull’autobus? Ma come cazzo pensano questi? Mi immagino la scena: c’è un incendio a Rodi e il direttore dice: “Troviamo uno che scopra che cosa succede a Rodi. Cazzo, l’ho trovato. È uno che dice che quelle sono le fiamme di Blade Runner. Fallo tu il pezzo, sicuramente verrà benissimo”. Per carità, sarà anche un incendio mostruoso, ma non mi sembra nulla di così diverso da quello che purtroppo i cronisti hanno raccontato negli ultimi 12mila anni.
Ps: si tratta di incendi dolosi.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 24 luglio 2023
