Economia

La manovra è realtà: banche, casa e accise, tutte le misure

Via libera dal Cdm, Meloni: “Come avevamo promesso, non ci saranno nuove tasse per i cittadini”

© Erikona tramite Canva.com

La manovra è realtà. Via libera del Consiglio dei ministri a una legge di bilancio da 30 miliardi lordi per il 2025, 35 miliardi nel 2026 e 40 miliardi nel 2027. Il testo è atteso alla Camera dei deputati entro il 20 ottobre. Confermata la linea della serietà e della responsabilità, come del resto molte delle anticipazioni delle ultime ore, a partire dal taglio del cuneo fiscale e dall’accorpamento delle aliquote Irpef a tre scaglioni, fino alle misure per le famiglie e soprattutto per le banche. Inoltre, niente nuove tasse per i cittafini. Soddisfatto il premier Giorgia Meloni: “Con questo Governo, l’Italia guarda al futuro con una legge di bilancio che mette al primo posto il lavoro e il benessere degli italiani”.

Come anticipato, uno dei passaggi fondamentali riguarda le banche. Nella manovra fondi freschi arriveranno da un contributo da parte degli istituti bancari più grandi e dalle assicurazioni. Entrando nel dettaglio, è previsto un anticipo sulle Dta, ossia le imposte differite attive, per 3,5 miliardi di euro. Denaro che verrà destinato alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti. Superate le perplessità all’interno della maggioranza, così il segretario azzurro Antonio Tajani: “L’accordo con gli istituti di credito serve a tranquillizzare i mercati, perchè una tassa sulle banche spaventa i mercati e spaventa tutto il mondo delle imprese, spaventa gli investitori”. Già ieri nel suo intervento alla Camera la Meloni aveva rimarcato che il suo esecutivo “ha avuto più coraggio di quello che ha avuto la sinistra quando era al governo”.

Come anticipato, confermati sia il taglio del cuneo fiscale che l’accorpamento delle aliquote Irpef, che valgono da sole oltre la metà della manovra, 14 miliardi per la precisione. Per quanto concerne il taglio del cuneo. Un importante aiuto alle famiglie arriva con la “Carta per i nuovi nati”, ossia un bonus da 1.000 euro per i genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per fare fronte alle numerose spese per ogni nuovo nato. Il governo con la manovra ha inoltre rafforzato il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, prevedendo anche l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’Isee. Rifinanziata per il 2025 anche la carta “Dedicata a te”, costo di 500 milioni.

Leggi anche:

Sempre per quanto riguarda le famiglie, nella manovra nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei componenti a carico: più numerosi i familiari, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali. Passando gli incentivi, il governo ha confermato al Sud gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027, la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Inoltre, la manovra conferma fringe benefits e importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Ribadita anche per il triennio 2025-2027 la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori.

Dossier pensioni. La manovra sostanzialmente conferma le misure dello scorso anno. La novità riguarda il potenziamento di quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma decidono di continuare a lavorare. Confermata anche la linea del governo sui contratti del pubblico impiego, con lo stanziamento di risorse per finanziare le procedure di rinnovo. Risorse anche per la Sanità: incrementato lo stanziamento anche per finanziare il rinnovo dei contratti, che nel prossimo biennio sarà in linea con la crescita del PIL nominale.

E, ancora, la manovra prevedere risorse per assicurare che, anche dopo il termine del Pnrr, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. Entrando nel dettaglio, è previsto il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa. Infine, sono introdotte misure di revisione ed efficientamento della spesa delle amministrazioni pubbliche.

Un testo “in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo”, la soddisfazione del Mef guidato da Giancarlo Giorgetti, che ha posto l’accento sul nuovo quadro di regole europee e del contestoeconomico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente.

Franco Lodige, 15 ottobre 2024

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it
la grande bugia verde

SEDUTE SATIRICHE