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Master MEED, a Milano un’Accademia per il futuro delle Fiere

Il successo di una impresa non può oggi prescindere nè dagli investimenti in tecnologia, quindi dalla sua capacità di innovare, né dalla valorizzazione del personale. Il capitale umano si configura infatti sempre più spesso come un asset fondamentale per le aziende che vogliono crescere ed espandersi anche all’estero. Si tratta di una sfida strategica per il territorio che Fondazione Fiera Milano ha raccolto da anni, dotandosi al proprio interno di corsi e strutture, compresa una Accademia, pensati proprio per formare, quindi offrire un’occasione professionale, a quanti vogliono lavorare in uno dei numerosi settori che concorrono al successo di una fiera, di un convegno o di un evento di successo. Un settore, peraltro, quello delle fiere in profonda evoluzione dopo il Covid e che rappresenta una fondamentale vetrina per il made il made in Italy nel mondo. Ne parliamo con Enrica Baccini, Responsabile Area Studi e Formazione di Fondazione Fiera Milano che ha deciso di arricchire la propria offerta con il nuovo Master Internazionale in Event and Exhibition Design. Con il MEED, che partirà il 20 marzo, la nostra città “entra a pieno titolo tra le mete di quanti vorranno conseguire una specializzazione di elevato profilo nel settore delle Fiere e degli Eventi”, sottolinea Enrica Baccini. Il corso, innovativo nella struttura e impartito interamente in inglese, si rivolge infatti a laureati italiani e stranieri con l’obiettivo di fondere due mondi distinti: quello del design degli spazi e quello dell’organizzazione di Fiere ed Eventi, materie nelle quali Fiera Milano ha oltre un secolo di esperienza a livello internazionale.

 

Dottoressa Baccini, come si inserisce questo master nell’offerta della Fondazione?

Enrica Baccini, Responsabile Area Studi e Formazione di Fondazione Fiera Milano

“I risultati raggiunti con i nostri corsi ci hanno portati a compiere questa scelta, che per una realtà internazionale come Fiera Milano era obbligata: del resto oltre 450 studenti diplomati dalla nascita di Accademia con un indice occupazionale superiore al 90% ci sembrano credenziali di tutto rispetto. Abbiamo lavorato moltissimo all’organizzazione di MEED, fin da prima della pandemia. E oggi il Master è una realtà, realizzata con la collaborazione di SPD, la Scuola Politecnica di Design e lo IULM, che rilascerà ai partecipanti il Diploma di Master di I livello “Master in Event and Exhibition Design” con il riconoscimento di 60 crediti CFU (Crediti Formativi Universitari), equivalenti a 60 crediti ECTS (European Credit Transfer System)”.

 

Qual è stata la risposta degli studenti?

“Considerando l’attuale situazione geopolitica che segue due anni di pressoché totale fermo delle nostre attività causa Covid, direi che abbiamo raggiunto un buon risultato. Abbiamo 16 studenti provenienti, oltre che dall’Italia, da Usa, Paesi Arabi, India, Ecuador, Iran, Messico, Lussemburgo e Perù”.

 

Come si articola il Master? Sono previste delle esperienze sul campo?

“Il percorso formativo prevede 600 ore di docenza (didattica frontale, esercitazioni e workshop), 300 ore di stage e 600 ore di studio individuale per un totale di 1.500 ore. Si tratta di un modello formativo che si fonda su una costante interazione con i professionisti del settore. Abbiamo previsto materie di tipo teorico/culturale e attività laboratoriali che prevedono sempre una partecipazione attiva e creativa da parte della classe. Oltre ai momenti d’aula, sono previste anche visite guidate ad aziende, fiere, congressi e a manifestazioni. È una formula didattica che trova la sua migliore espressione nell’organizzazione dei workshop progettuali che si svolgono in collaborazione con importanti aziende, studi e agenzie del settore degli eventi, delle fiere e delle mostre. Ai fini del rilascio del titolo la frequenza è obbligatoria”.

 

Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, insieme ad alcuni studenti dell’Accademia

 

Lo stesso settore Fiere è in profondo cambiamento tra eventi in presenza e remoto….

“Gli ultimi anni hanno favorito l’accelerazione di processi che in realtà erano già presenti nel nostro settore. Con i padiglioni chiusi e l’impossibilità totale di spostarsi da un paese all’altro, anche le fiere si sono dovute adattare. E lo hanno fatto molto bene, introducendo in un mondo fatto di scambi fisici e di presenza sul campo quella componente tecnologica e digitale che ci ha permesso di svolgere il nostro lavoro malgrado la difficilissima situazione logistica. Certamente la Fiera fisica, in presenza, resta imprescindibile; i lusinghieri, e in parte inaspettati, risultati che abbiamo ottenuto fin dalle prime mostre del dopo-Covid lo dimostrano chiaramente. Ma è comunque un modo di fare fiere sensibilmente diverso da quello cui eravamo abituati, che richiede una sempre maggior specializzazione e una crescente multidisciplinarietà. Da questa esigenza nasce MEED, che persegue l’obiettivo di formare nuove figure professionali che uniscano l’approccio progettuale del design con le competenze di management, marketing e comunicazione attraverso un metodo, quello del design thinking, che viene applicato sia agli spazi fisici e digitali, sia alle interazioni tra diversi gruppi di clienti e stakeholder di grandi eventi. Vogliamo formare Event e Exhibition designer che sappiano ideare, progettare, gestire e comunicare format nuovi e di successo.

 

 

 

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