L’universo dei social media ha recentemente assistito a un evento di grande rilevanza che ha coinvolto X, precedentemente noto come Twitter. La piattaforma, che rappresenta uno dei cardini della comunicazione digitale globale, è stata al centro di un’incursione informatica di notevole intensità. Elon Musk ha confermato che il sito è stato vittima di un attacco informatico di vasta portata. “C’è stato un massiccio attacco informatico per cercare di far crollare il sistema X con indirizzi IP provenienti dall’area ucraina”, ha spiegato il magnate intervistato da Larry Kudlow su Fox Business. Proprio dalla sua piattaforma Musk aveva lanciato l’allarme relativo al cyberattacco.
Gli utenti hanno sperimentato due momenti di evidente rallentamento del servizio: uno nelle ore notturne, intorno alle due, e un altro in mattinata, verso le dieci. La durata di ciascun disservizio si è attestata sui 45 minuti, causando disagio e confusione nella community. La natura di questi incidenti è rimasta incerta fino alla dichiarazione di Musk che ha identificato in questi eventi un attacco deliberato a X.com, descrivendolo come “massiccio” e ipotizzando come possibile autore un’entità organizzata o addirittura uno Stato.
Questo attacco si distingue per l’ampiezza e la coordinazione degli sforzi impiegati contro la piattaforma. Fino a questo momento, X aveva mostrato una resilienza superiore rispetto ad altri colossi dei social come Facebook e Instagram, che hanno invece affrontato diverse volte interruzioni del servizio. In questo contesto, X.com si era affermata come un rifugio affidabile per chi cercava informazioni affidabili durante i blackout di altre piattaforme.
Musk ha prontamente utilizzato X per comunicare con il pubblico riguardo all’incidente, una mossa che ha evidenziato la sua volontà di gestire la situazione con trasparenza. “C’è stato (e c’è ancora) un massiccio attacco informatico contro X“, ha scritto Elon Musk. “Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. È coinvolto un grande gruppo coordinato e/o un Paese. Stiamo rintracciando”.
Secondo Newsweek, dietro l’attacco potrebbe esserci il gruppo di hacker Dark Storm Team che lo avrebbe rivendicato. Secondo Orange Cyberdefense, il gruppo nato nel 2023 sarebbe mosso da ideoligia filo-palestinese. Nelle scorse settimane aveva annunciato che avrebbe preso di mira la Nato, Israele e i sostenitori di Tel Aviv. Poi è arrivata la precisazione di Musk: gli IP sarebbero provenienti dall’area ucraina.
Articolo in aggiornamento
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).