Esteri

Migranti, il piano Sunak: migranti confinati sulla chiatta

Via libera al nuovo Illegal migration bill, la stretta sull’immigrazione del governo conservatore di Sunak, dopo gli sbarchi record del 2022

Sarà Portland, nel Dorset, la prima città britannica ad ospitare la mega-chiatta capace di contenere fino a 500 migranti, in attesa del via libera per sbarcare sul suolo del Regno Unito. L’imbarcazione galleggiante sarà formata da tre piani e 222 stanze, capace di fornire alloggio e servizi di base (assistenza sanitaria e ristorazione, accanto alla sicurezza a bordo) ai 500 uomini – adulti e non sposati – in attesa di risposta alle richieste di asilo.

Stretta migranti

La misura è una delle tante che costituiscono la nuova stretta sull’immigrazione irregolare verso il territorio britannico, dopo che nel 2022 si sono raggiunte cifre record di sbarchi non autorizzati attraverso la Manica. Il contestato Illegal migration bill ha suscitato anche la reazione delle Nazioni Unite, le quali si sono già schierate contro il primo ministro Sunak definendo i provvedimenti come violativi del diritto internazionale.

Tra le altre misure messe in campo dal governo conservatore, vi è anche l’applicazione di una serie di restrizioni al diritto da parte dei clandestini di presentare a posteriori domanda d’asilo in Regno Unito; mentre ne facilita l’espulsione o i trasferimenti in Paesi terzi (come dovrebbe avvenire secondo il piano Ruanda, ora bloccato in attesa della decisione della Corte Europea dei Diritti Umani).

Per approfondire:

L’obiettivo di Sunak

La legge è stata approvata dal Parlamento poche ore fa ed ora è in attesa solo della firma di Re Carlo III. L’obiettivo è proprio quello di scoraggiare l’immigrazione clandestina, dopo i preoccupanti numeri dell’anno scorso. “Se le persone sanno che non c’è modo per loro di rimanere nel Regno Unito – ha affermato il ministro dell’Interno, Lord Murray – non rischieranno la vita e non pagheranno ai criminali migliaia di sterline per arrivare qui illegalmente”. E ancora, ha ribadito: “È quindi giusto fermare le barche e rompere il modello di business delle bande criminali che sfruttano le persone vulnerabili, consentendo in ultima analisi al governo di avere una maggiore capacità di fornire un rifugio sicuro a coloro che sono a rischio di guerra e persecuzione”.

In tale ambito, la mega chiatta sarà operativa per almeno 18 mesi, in sostituzione degli hotel che fino ad oggi erano a destinazione dei richiedenti asilo. Una misura definita necessaria dallo stesso ministro dell’Interno britannico, a causa degli eccessivi costi sostenuti dal governo per la collocazione negli alberghi, con la finalità poi di ridurre “l’insostenibile pressione sul sistema di asilo britannico”.

Matteo Milanesi, 20 luglio 2023

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