Meglio tardi che mai. Lo sappiamo: per qualcuno Milano è una città sicura, dove le donne possono circolare serenamente anche la sera, al buio, senza rischiare nulla. Non esistono baby gang, non esistono violenti, niente di niente. Il mondo delle meraviglie. O almeno questa è stata la propaganda della sinistra, a partire dal sindaco Beppe Sala, così convinto che la colpa fosse della propaganda dei giornali da chiamare Gabrielli per dargli un incarico. Ma dicevamo: meglio tardi che mai. Sì, perché il prefetto Claudio Sgaraglia ha istituito delle “zone rosse” con divieto di stazionamento per destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria per reati, tra gli altri, in materia di droga, furti, rapine e danneggiamenti.
Il prefetto di Milano ha firmato un provvedimento che varrà dal 30 dicembre – poco prima di Capodanno – al 31 marzo e riguarderà tutte le aree più delicate della città. Entrando nel dettaglio, parliamo delle aree intorno alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, le zone adiacenti a piazza Duomo, e quelle della Darsena e dei Navigli a forte vocazione turistica e di movida.
Il provvedimento dispone “il divieto di stazionamento ai soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, e risultino destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio per i delitti di furto con strappo, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, detenzione abusiva di armi od oggetti atti ad offendere e che costituiscano un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate”. Il divieto di stazionare in queste zone ai soggetti pericolosi e gravati dai precedenti penali consente il loro immediato allontanamento da parte delle forze di polizia.
Leggi anche:
- Sala in guerra col Pd. Ma sul “Salva Milano” ha ragione da vendere
- Beppe Sala, regalino di Natale: ecco come vuole aumentare le tasse
- Beppe Sala proibizionista: vieta il fumo all’aperto pensando al green
Il messaggio è chiaro: nelle aree più a rischio di Milano serve la guardia alta. Nel corso della riunione che si è tenuta ieri, gli esperti hanno acceso i riflettori sulle misure destinate a incrementare i servizi di controllo del territorio per la fine dell’anno, in particolare nella notte di San Silvestro, quando si prevede come di consueto che numerose persone, soprattutto giovani, si raduneranno spontaneamente per i festeggiamenti nelle zone centrali di Milano e nella zona Darsena e Navigli, con possibili ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica, anche in considerazione dell’attuale contesto politico internazionale
Per quanto concerne la notte di Capodanno, anche le stazioni ferroviarie saranno interessate da un considerevole incremento del flusso di viaggiatori e turisti, per il quale “occorrono interventi mirati, finalizzati ad arginare le situazioni di degrado ambientale e di criminalità”, riporta LaPresse. Le autorità hanno inoltre stabilito l’istituzione di un presidio di pronto intervento, anche sanitario, presso Piazzetta Reale e prevista l’emanazione di un’ordinanza sindacale che limiti, all’interno della cerchia filoviaria, la vendita e la somministrazione di bevande in bottiglie e in contenitori di vetro e lattine e la vendita e la somministrazione di bevande superalcoliche, sia in forma fissa che ambulante.
Un giro di vite necessario, considerato quanto affermato in precedenza. Negli ultimi mesi si è discusso molto sulla sicurezza a Milano, complice la serie di episodi eclatanti che hanno scosso l’opinione pubblica. Dai furti alle rapine, passando per le aggressioni e gli stupri: le pagine di cronaca continuano a rappresentare plasticamente la dimensione dell’allarme. Finalmente sono arrivate delle contromisure. Meglio tardi che mai.
Franco Lodige, 28 dicembre 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)