Cronaca

Milano, parola di poliziotto: ecco perché sono liberi di stuprare

Abbiamo chiesto a Pasquale Alessandro Griesi, segretario della FSP Polizia di Stato e poliziotto da sempre in strada cosa sta succedendo all’apparato sicurezza:

Verità o solo chiacchiere? La sicurezza a Milano ma in tutte le grandi città è la base del vivere civile, questo è chiaro ormai a tutti!
Partiamo dall’inizio, le forze dell’ordine a partire dalla mia amata Polizia, da tempo sono state disarmate! Non parlo della pistola d’ordinanza, seguita dallo spray al “peperoncino” seguita dal taser ma di un problema ben più grande che si riassume in poche semplici parole “certezza della pena”!

Spesso capita ormai che i delinquenti o chiunque propenso al crimine, un tempo fuggiva dalla polizia per evitare la tanto da noi richiesta certezza della pena; al contrario oggi fuggono da chi ha in mano una telecamera e si riparano (letteralmente) in un ufficio della polizia o dietro un auto di servizio in strada, sicuri, certi che nulla gli può accadere e che le patrie galere non le vedranno mai!

Per chi fa il sindacalista come me e lavora in strada i casi che vi espongo sono concreti, gente che si sdraia davanti ad un’auto della polizia, trasformando il poliziotto in psicologo o psichiatra, gente che si autolesiona trasformando il poliziotto in infermiere o medico o addirittura in telecronista perché è sempre bene filmare, non si sa mai che il reo non incolpi l’agente di avergli procurato lesioni o chissà cos’altro.

Ma non finisce qui! Parliamo della stazione centrale, luogo amato dai delinquenti più reazionari (spacciatori, rapinatori, borseggiatori, violentatori) o più semplicemente da chi è lì sicuro di trovare sempre qualcosa da mangiare, qualche euro di elemosina per il tavernello finendo per essere molesto nei confronti di chi è costretto quotidianamente a frequentare legalmente quei luoghi.
Ovviamente le conseguenze sono nefaste, si è sottovalutato il problema, si è fatto passare il poliziotto per il cattivo di turno, perché oltre alla prevenzione che richiede la sempre richiesta di tanti nuovi agenti (che è giusto e normale che vengano arruolati), vi è quella che definiamo repressione!
La repressione nell’immaginario collettivo rende il poliziotto cattivo è quella che avviene dopo che il reato è stato consumato e che di conseguenza il poliziotto racconta nelle aule del tribunale, che dovrebbe avere delle conseguenze (la pena) o meglio la (certezza della pena) inflitta per mano della magistratura tramite le leggi che il legislatore su mandato popolare impone a tutti (il mandato popolare implica che vi sia un opinione pubblica favorevole)..
Parlavamo del molesto ubriaco, bene altro non può fare il poliziotto che sanzionare amministrativamente con 103 euro il molestatore ubriaco (sanzioniamo chi ha solo pochi euro per il tavernello), altro non può fare il poliziotto che denunciare in stato di libertà la borseggiatrice incinta o con minori di anni 1 o il malato grave che continua a commettere reati, quindi oltre a fermare i delinquenti, i poliziotti trasformati in acuti scrittori redigono una marea di verbali e consumano una marea di carta.

Per approfondire

Passiamo ai controlli in stazione per esempio, chi frequenta quel luogo sa bene che le due fontane laterali sono pieni di giovani aitanti che stazionano da mattina a sera, controllati dalla Questura migliaia di volte purtroppo con scarsi risultati, identificati, fotosegnalati e in mancanza di qualsivoglia reato commesso e visto dagli agenti, impossibile privarli della libertà personale, impossibile espellerli (rimandarli al proprio paese) in quanto privi di documenti e non riconosciuti cittadini di alcuni stato al mondo, impossibile portarli a fotosegnalarli più di una volta pena l’imputabilità dell’agente di polizia (reato di abuso d’ufficio), già perché se il poliziotto identifica in più di un occasione lo stesso soggetto già identificato e conosciuto commette il reato di abuso d’ufficio e ad interpretazione chissà cos’altro! Dimenticavo, in alternativa, il soggetto irregolare verrà munito di un bell’ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro tot giorni (chiediamo a questi soggetti di andarsene da soli, perché dovrebbero), ovviamente senza conseguenze;

Perché la polizia non riesce a risolvere questi problemi, sono sicuro che la risposta l’avete già trovata!

Abbiamo accolto chiunque senza alcuna ragione valida e legale e ora ne paghiamo le conseguenze, tutti in strada a guadagnarsi da mangiare rubando, borseggiando, rapinando, alcuni a soddisfare i propri bisogni sessuali contro il consenso di ignari cittadini.

Noi da brave guardie continuiamo a fare ciò che ci compete, secondo legge, loro da bravi ladri altrettanto senza alcuna regola! La saga guardie e ladri continua con una lotta eternamente impari!

Il problema rimane la certezza della pena, oggi sappiamo tutti che non erano le forze dell’ordine coloro che andavano disarmati con strumenti legislativi ma chi commette reati ostacolando il vivere civile!

Azzeriamo tutto e ripartiamo da regole ferree, forse possiamo ancora salvarci!

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