Esteri

Mitico Milei: abolisce la parola “gratis”

La rivoluzione culturale del presidente argentino: far capire ai cittadini che nulla è gratuito, paga sempre qualcuno

Javier Milei cancella la parola Gratis © Daboost, mu2021 e Nevzorova tramite Canva.com

Javier Milei ha varato una legge per vietare di usare la parola “gratis” per promuovere servizi o funzioni statali. Il motivo? Semplice: nulla è gratis, tutto a pagamento. Quando vi dicono che c’è qualcosa di “gratis” vi stanno rifilando un’idiozia perché, vuoi o non vuoi, c’è per forza qualcuno che sta pagando quel bene.

Questa straordinaria posizione di Milei (per approfondire: ne abbiamo parlato su Atlantico Quotidiano), l’ha raccontata oggi in prima pagina sul Giornale anche Luigi Mascheroni: “Nada es gratis. Da noi tutto invece lo è”, dice. In Italia infatti abbiamo una retorica populista per cui tutto deve essere gratuito: non si pensa mai al fatto che il superbonus alla fine lo paga qualcuno, che il decreto povertà lo paga qualcuno, che le pensioni ai minimi le paga qualcuno, che gli autobus a prezzi politici li paga qualcuno. Per noi invece è tutto gratis.

Mascheroni continua scrivendo: “lo stolto guarda alla motosega, il saggio l’albero che vuole abbattere”, riferendosi alla famosa motosega che usava Milei. Certo: vietare per legge una parola è paradossale, ma ha ragione lui: svelare l’inganno è una rivoluzione culturale. Non avrei saputo scriverlo meglio di così.

Dalla Zuppa di Porro del 29 dicembre 2023

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