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Mosca conferma: “La Wagner non combatterà più in Ucraina”

La decisione definitiva del Cremlino sul gruppo Wagner: perché non combatterà più in Ucraina

Ora è arrivata l’ufficialità di Mosca: il gruppo mercenario Wagner non combatterà più in Ucraina. Lo ha riferito il presidente del comitato di Difesa della Duma, Andrey Kartapolov, specificando che il leader delle milizie Prigozhin ha rifiutato di scendere a patti senza firmare un contratto proposto, e quindi – per tale ragione – i mercenari sono stati estromessi dal conflitto con Kiev.

La Wagner estromessa

Pochi giorni prima dell’ammutinamento, ha continuato poi Kartapolov, il ministero della Difesa di Mosca aveva chiesto a tutti i gruppi che esercitano attività di combattimento di firmare un contratto. Ebbene, “tutti hanno iniziato a prendere questa decisione, tranne Prigozhin. Gli fu detto pertanto che la Wagner non avrebbe più preso parte all’operazione militare speciale, né gli sarebbe più stati allocati finanziamenti o forniture”. Ma per il mercenario dei mercenari, quella firma avrebbe significato lo smantellamento del suo gruppo.

Per approfondire:

Il mistero dell’arresto

Nel frattempo, come riportato da numerose agenzie di stampa internazionali, nelle ultime ore il Cremlino avrebbe arrestato il generale Sergei Surovikin, capo delle forze aerospaziali russe ed ex comandante supremo di Mosca in Ucraina, nell’ambito delle misure attuate da Vladimir Putin contro i sostenitori dell’ammutinamento e della marcia su Mosca della Wagner. A darne per primo la notizia è stato il Financial Times, il quale ha citato tre fonti a riguardo, così come ribadito poco prima anche dal Moscow Times, specificando però come al momento non fosse chiaro se Surovikin sia stato messo sotto accusa o semplicemente fermato per essere interrogato.

Eppure, è proprio in questi ultimi minuti che il mistero continua ad avvolgersi. Ora, è la figlia del generale a smentire le voci di un arresto, con una risposta secca: “È al suo posto di lavoro”. Nonostante tutto, non sono ancora arrivate dichiarazioni da parte del diretto interessato. Il caos russo non sembra essere ancora terminato.

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