“nonostante il parere negativo della Casa Bianca”. Ma come si fa a dire una sciocchezza simile? La speaker della camera che rischia l’invasione di Taiwan di sua spontanea volontà e contro Washington
Giordo
2 Agosto 2022 20:41
Lei tiene i peli, ma quanti peli!
Fabio Bertoncelli
2 Agosto 2022 20:15
Premessa: Taiwan è un Paese sovrano, con diritti sacrosanti.
Detto ciò, se la Cina provoca, si deve reagire. Quello presente però è un caso opposto: la provocazione (cosí la intende la Cina) è degli USA.
Mi domando: in un periodo cosí teso, era proprio necessario scherzare col fuoco?
Franco Maloberti
2 Agosto 2022 19:57
I taiwanesi sono proprio dei pirla. Il senato americano ha appena firmato una legge che sovvenziona l’industria nazionale dei semiconduttori, sperando di dare impulso alle aziende mentre competono con la Cina e alleviare una carenza persistente che ha colpito tutto, dalle automobili, alle armi, alle lavatrici e ai videogiochi (avviso, armi). Si tratta di circa 52 miliardi di dollari in sussidi governativi per la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti e un credito d’imposta per gli impianti di chip stimato in 24 miliardi di dollari. Ovvero, un colpo mortale per l’industria semiconduttori di Taiwan.
“nonostante il parere negativo della Casa Bianca”. Ma come si fa a dire una sciocchezza simile? La speaker della camera che rischia l’invasione di Taiwan di sua spontanea volontà e contro Washington
Lei tiene i peli, ma quanti peli!
Premessa: Taiwan è un Paese sovrano, con diritti sacrosanti.
Detto ciò, se la Cina provoca, si deve reagire.
Quello presente però è un caso opposto: la provocazione (cosí la intende la Cina) è degli USA.
Mi domando: in un periodo cosí teso, era proprio necessario scherzare col fuoco?
I taiwanesi sono proprio dei pirla. Il senato americano ha appena firmato una legge che sovvenziona l’industria nazionale dei semiconduttori, sperando di dare impulso alle aziende mentre competono con la Cina e alleviare una carenza persistente che ha colpito tutto, dalle automobili, alle armi, alle lavatrici e ai videogiochi (avviso, armi). Si tratta di circa 52 miliardi di dollari in sussidi governativi per la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti e un credito d’imposta per gli impianti di chip stimato in 24 miliardi di dollari. Ovvero, un colpo mortale per l’industria semiconduttori di Taiwan.