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Non si può dire, ma in Europa e nel mondo è guerra al cristianesimo - Seconda parte

È necessario che l’Europa diventi un punto di riferimento per i cristiani di tutto il mondo anzitutto culturalmente riconoscendo le radici cristiane dell’Unione, in secondo luogo con azioni concrete per difendere e tutelare le minoranze cristiane nei paesi in cui sono più colpite. Poiché, come scrive Giulio Meotti in La tomba di Dio, un libro sulle persecuzioni dei cristiani d’oriente appena uscito, fino ad oggi: “nessun artista o intellettuale di primo piano o star del cinema ha difeso la loro causa; nessun governo europeo ha perorato un intervento militare a loro difesa; l’Onu non ha denunciato la loro scomparsa”. È arrivato il momento che l’Occidente prenda consapevolezza di quanto sta avvenendo o sarà troppo tardi.

Francesco Giubilei, 23 aprile 2019

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