Appunti sudamericani

“Non fu un incidente, uccisi dal governo”. La rivelazione choc

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Il presidente dell’Iran in Venezuela, Nicaragua e Cuba: “Abbiamo interessi e nemici comuni”

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ieri ha incontrato Nicolás Maduro a Caracas e ha firmato 25 accordi in molteplici settori al fine di rafforzare la cooperazione contro i “nemici comuni”. “La relazione tra Iran e Venezuela non è una normale relazione diplomatica, ma una relazione strategica tra due paesi che hanno interessi comuni, visioni del mondo comuni e nemici comuni”, ha detto Raisi in una dichiarazione con Maduro, in cui ha detto di voler ampliare il commercio bilaterale a 10 miliardi di euro l’anno.

“L’Iran sta giocando un ruolo da protagonista come una delle più importanti potenze emergenti nel nuovo mondo”, ha detto Maduro. “Insieme saremo invincibili!”, ha gridato il leader socialista con un’immagine sullo sfondo delle bandiere del Venezuela e dell’Iran che si fondono in una sola. Maduro ha consegnato al presidente iraniano la decorazione “Order Libertadores y Libertadoras de Venezuela”. Oggi il presidente iraniano è da Ortega, in Nicaragua, poi a Cuba.

Il governo cubano è responsabile della morte dei dissidenti Oswaldo Payá e Harold Cepero

I due morirono in un incidente d’auto nel 2012 e ieri, il principale gruppo per i diritti umani nell’emisfero occidentale, la Corte Interamericana, ha concluso che gli agenti della sicurezza dello stato cubano sono stati coinvolti nella loro uccisione e che il regime dell’Avana ha la responsabilità della loro morte. Nel rapporto che conclude l’indagine aperta nel 2013, la Commissione interamericana dei diritti umani, afferma che le morti di Payá, il fondatore del Movimento di liberazione cristiano, e Cepero furono politicamente motivate. “Entrambi sono stati sottoposti a vari atti di violenza, molestie, minacce, attentati alle loro vite e, infine, un incidente automobilistico che ha causato la loro morte”.

“Ci sono prove gravi e sufficienti per concludere che agenti statali hanno partecipato alla morte di Payá e Cepero e, di conseguenza, la Commissione conclude che lo Stato è responsabile della violazione del diritto stabilito nell’articolo I della Dichiarazione americana a danno di Oswaldo Payá e Harold Cepero”. “Dopo più di 10 anni, la verità ha prevalso”, ha detto Rosa María Payá, la figlia di Payá. “Ora è ufficiale, come dimostra questa decisione della Corte Interamericana, il regime cubano ha ucciso mio padre, Oswaldo Payá e Harold Cepero. Nulla può compensare le perdite subite dalle nostre due famiglie, ma oggi abbiamo fatto un grande passo verso la giustizia, che arriverà solo quando l’eredità di democrazia e libertà a cui mio padre e Harold hanno dedicato la loro vita si realizzerà nel nostro paese.”

Paolo Manzo, 14 giugno 2023


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