Commenti all'articolo Non solo Coronavirus, ci sono altre malattie da curare

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Londonbeach
Londonbeach
22 Aprile 2020, 11:00 11:00

Scusate la lagna, ma credo che a questo punto sia persino di interesse pubblico: il triste stato in cui versa mia madre a seguito di un cumulo di recenti vicende, tra cui non è certo escluso, né irresponsabile, l’impacchettamento domestico coatto (sigla IDC per la sinistra al caviale con il nasino all’insù, vi piace questo mio neologismo?). Come tutti, mia mamma che ha 83 anni compiuti, guarda la televisione, e, sempre come tutti, dal 23 febbraio può ampiamente scegliere tra un continuo profluvio di notizie viral-batteriologiche e televendite dell’assurdo o film che prediligono gli ammazzamenti seriali e le indagini senza fine. Giocoforza ripiega sulle notizie, e dai che dai, che della sua salute si occupa qualcuno che la sa più lunga di lei e glielo sbatte in faccia quattordici ore al giorno, diventa ipocondriaca. Il 20 marzo mio padre viene ricoverato con estrema urgenza per emorragia dall’intestino; più nessuno può più avvicinarsi a lui per supreme ragioni di igiene pubblica, ça va sans dire. Sempre nel rispetto delle suddette supreme ragioni, l’emorragia rientra benissimo, ma misteriosamente il 4 aprile, dopo ore di affanno respiratorio, muore in ospedale. I quotidiani iniziano ad allungare pesantissime ombre su tutti gli ospedali della provincia; gli avvisi di googlemaps su ciò che accade in quegli ospedali sembrano bollettini dal Carso negli anni di grazia 1915-18.… Leggi il resto »

Davide V8
Davide V8
20 Aprile 2020, 18:37 18:37

Intanto avrebbero potuto evitare di infettare praticamente ogni singolo ospedale col covid.
Ma nel paese leader di infezioni ospedaliere, cosa vi aspettavate?

Guillermo
Guillermo
20 Aprile 2020, 15:00 15:00

Buongiorno Capezzone, vorrei raccontare una mia esperienza recente. A settembre mi hanno trovato un neurinoma di circa 20mm che aveva bisogno d’intervento. Le possibilità erano 2: chirurgia tradizionale, radio-chirurgia. Dopo diversi consulti ho optato per la radio-chirurgia che sarebbe dovuta avvenire per giugno di quest’anno. Nel frattempo ci siamo trovati con il virus e tutto il resto. Un mese fa mi chiamano dall’ ospedale (Poliambulanza di Brescia, quindi nell’occhio del ciclone), per dirmi che l’intervento lo avevano programmato per il 25 marzo, perché, vista la situazione, avevano dato precedenza ai casi più urgenti. Parlando con il medico mi ha rassicurato che stavano lavorando in completa sicurezza, che avevano predisposto tutte le misure cautelari del caso. All mia domanda “meglio anticiparlo o aspettare che tutto passi?”, con grande saggezza mi disse: “senza alcuna forzatura, è sempre lei a decidere, però ora sappiamo che riusciamo a farlo, più avanti sinceramente non lo sappiamo… forse tutto si risolve nel giro di qualche settimana ma fare previsioni è azzardato”. Il 25 alle 7 del mattino mi sono presentato al Poliambulanza di Brescia, misure di sicurezza all’ingresso, personale gentilissimo, professionale e competente; fatto l’intervento e tenuto sempre nel reparto isolato, alle 15 ero di ritorno a casa. Sono grato a questo medico che molto saggiamente ha saputo anticipare i tempi, facendo la cosa giusta per… Leggi il resto »

wisteria
wisteria
20 Aprile 2020, 14:54 14:54

Siamo stati condannati all’autodiagnosi e all’automedicazione. Ho avuto bisogno di un dentista tra marzo ed oggi, e non ne ho trovato nessuno disposto a ricevermi. Idem per oculista, dermatologo ecc.
Usciremo, si, usciremo, anche senza permesso, perché a maggio non potranno più impedirci di uscire…ma per andare dove? Chi ha un lavoro cercherà di riprenderlo, ma tutti gli altri che per vari motivi non lavorano ancora o non lavorano più, che dovranno inventarsi? Scuole, chiese, palestre, centri estetici, luoghi della cultura e del divertimento, sono chiusi. Vacabza, neanche a pensarci, Non è più possibile nessuno stile di vita, né edonistica né intellettualistica, né salutista. Una società condannata allo straniamento e all’irrilevanza.

Valter Valter
Valter Valter
20 Aprile 2020, 14:23 14:23

Alle considerazioni di Capezzone sui guasti per la salute conseguenti all’emergenza da Covid-19 aggiungerei anche i guasti conseguenti al lockdown dei tribunali. A parte lo zelo, spesso politicamente orientato, da parte di certe procure per i decessi nelle RSA, quanti processi sono fermi e quante udienze subiscono rinvii di semestri o di anni per il lockdown della giustizia, e quali conseguenze e danni irreversibili per le persone coinvolte, magari in regime di detenzione preventiva ? Quanti procedimenti civili non vedranno sentenze di indennizzo a privati ed imprese facendone precipitare le condizioni economiche ? E allora, devono essere “eroi” solo i medici, gli infermieri, i pompieri, le forze dell’ordine, le cassiere dei supermercati, gli impiegati di banca e pure i tabaccai ? Ecchecacchio ! Si mettano le mascherine ed i guanti ed alzino il culo dal divano anche i magistrati per assolvere al loro dovere. Sono morti più di 130 medici, i magistrati aspettano di uscire di casa solo quando ci sarà rischio 0 ? La giustizia é un diritto, la lettura un piacere, perché prima delle librerie non si sono riaperti i tribunali ! Cosa ne pensa il CSM e il suo presidente Mattarella ?

lucia
lucia
20 Aprile 2020, 14:00 14:00

ci saranno delle ricadute negative su una grande moltitudine di malati in seguito a questa situazione: penso ai controlli di serie per la prevenzione oncoligica, agli anziani che nelle loro passeggiate quotidiane tenevano attiva la circolazione o a bada il diabete a tutte quelle patologie non ritenute urgenti, e non pericolose se contenute nel breve spazio di tempo

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