Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così diversi argomenti di attualità, tra cui la situazione di un gioielliere, una decisione della Cassazione, le dichiarazioni di uno scrittore e un caso giudiziario controverso.
Cruciani ha iniziato parlando di Roberto Zancan, un gioielliere che ha respinto un gruppo di aggressori nella sua azienda utilizzando le sue armi, nonostante il suo porto d’armi fosse scaduto da pochi giorni. “È una vergogna, posso dirti, è una vergogna. È un sistema del ca***,” ha detto il conduttore di Radio24, esprimendo il suo disappunto per la denuncia rivolta a Zancan e il sequestro delle sue armi. “Viva Zancan! Chi se ne frega se erano scaduti da qualche giorno.”
Passando a un altro argomento, Cruciani ha criticato una nuova disposizione della Cassazione che prevede l’utilizzo del termine “genitori” al posto di “padre” e “madre” nei documenti ufficiali. “Avete rotto il ca***!” ha esclamato, sottolineando la sua contrarietà a questo cambiamento.
Il conduttore ha poi menzionato uno scrittore, direttore di un sito chiamato The Vision, che ha dichiarato di soffrire di “fasciofobia”, un’ansia causata dal fascismo. “Porca put***, di fasciofobia,” ha commentato Cruciani, esprimendo il suo scetticismo nei confronti di tali affermazioni e suggerendo che si tratti di esibizionismo puro. “Ma davvero non chiamate l’ambulanza, ma non perché soffri di fasciofobia, perché è fuori di testa!”.
Infine, Cruciani ha discusso il caso Filippo Turetta, in cui un giudice ha affermato che le 75 coltellate inferte a Giulia Cecchettin non hanno mostrato la volontà di infliggere sofferenza, attribuendole a inesperienza. “Porca put***, ma come ti viene in mente di scrivere una cosa del genere?” ha detto, esprimendo il suo sconcerto per la giustificazione fornita dal giudice. “Ma che cosa devi pensare?”.
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