Cultura, tv e spettacoli

Ora provateci con l’Islam

Amica Chips e le polemiche per lo spot con le suore e l’ostia. Nel mondo del politicamente corretto, lecito scherzare solo sui cristiani

patatine ostia

Tutto è lecito, se non offende nessuno. E forse a volte anche dissacrare qualcosa – senza esagerare – può avere una sua valenza. Però in questo strano periodo che gli storici chiameranno “Era della cancel culture” viviamo lo strano paradosso per cui bisogna rispettare tutto e tutt*, includere lo straniero, accoglierne la cultura, evitare sfottò sui topi laziali, battute sulle donne, sugli omosessuali e sugli islamici –Respect– tranne, ovviamente, se si tratta di un maschio bianco caucasico eterosessuale o dell’Eucaristia. In questo caso, giocarci sopra in uno spot di Amica Chips non lede nessuna delle regole del politicamente corretto.

I fatti li conoscete, ne abbiamo già parlato. L’azienda di patatine lancia una pubblicità in cui si vedono alcune suore che si avvicinano al prete per la Comunione e, quando la prima mastica l’ostia, si sente il tipico rumore delle patatine. Niente di straordinario, a dire il vero. E in fondo la religione cristiana è stata già in altre occasioni “oggetto” di spot simili. Dissacrare tanto per dissacrare non è molto rispettoso, anche se di sicuro ha raggiunto l’obiettivo di far parlare di sé. E poi difficilmente i cristiani boicottano un marchio per una pubblicità del genere, quindi forse nell’ufficio marketing di Amica Chips sapranno il fatto loro.

Tuttavia, due appunti occorre farli. Il primo l’abbiamo già accennato: possibile che nell’Italia che chiede il Ramadan a scuola e che impone carne Halal a tutti gli studenti, nessuno dei perbenisti di maniera osi affermare che anche in questo caso è mancato il riguardo per ciò che c’è di più sacro in una religione? Per fare un paragone, sperando di non risultare blasfemi, è come se un’azienda di accendini li pubblicizzasse mostrando come riescono a dare fuoco al Corano. Slogan: “L’accendino XXX riesce a incendiare pure la parola di Allah“. Cosa direste? E qui arriviamo al secondo appunto. Immaginatevi cosa sarebbe successo se avessero osato giocare con le patatine e Maometto. Non parliamo di possibili attentati terroristici -chi ha dissacrato, anche esagerando, il Profeta con alcune vignette ha fatto una brutta fine (vedi Charlie Hebdo)-, ma dei tanti soloni che si ergono a difesa dei musulmani, di chi chiede di eliminare il presepe dalle scuole per “rispetto” degli islamici, di chi chiama il Natale “festa d’inverno” per lo stesso motivo o di chi invoca la privacy per le borseggiatrici in metro. Noi siamo per l’approccio laico. Ma se tale deve essere, che valga per tutti. Ora provateci con l’islam.

Franco Lodige, 9 aprile 2024

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