Ciò che vogliamo dire è che siamo molto vulnerabili ad errori cognitivi. E il nostro pensiero veloce tende a inquadrare i problemi decisionali “in un contesto angusto, isolandoli gli uni dagli altri”. Così come è difficile spiegare ai nostri interlocutori che la risposta giusta per il problema della mazza e della palla non è dieci, può essere altrettanto difficile spiegare agli elettori come affrontare il problema dell’immigrazione o anche dell’inquinamento. Non è detto che la risposta intuitiva sia quella sbagliata, sappiamo tutti fare due per due, senza sforzo, ma riguardo alle grandi crisi di quello secolo, l’impasto di intuito, tradizione e ragionamento ci dovrebbero spingere a ragionare meglio sulle risposte da dare. In ultima analisi anche al fenomeno stesso della nascita dei populismi e dei sovranismi.
Nicola Porro, Il Giornale 7 maggio 2019