Cronaca

Perché nessuno ferma le borseggiatrici?

Fermare queste malviventi non è solo una questione di sicurezza pubblica, ma anche di giustizia sociale

Ogni giorno, in città grandi e piccole, scene sempre più comuni vedono borseggiatori – spesso borseggiatrici – agire con destrezza e apparente impunità, derubando cittadini e turisti nei mercati, sui mezzi pubblici e in altri luoghi affollati. La domanda che molti si pongono è: perché non vengono fermate?

Il borseggio non è solo un reato isolato, ma spesso parte di un sistema organizzato. Bande specializzate addestrano i loro membri, alcuni dei quali addirittura minorenni, sfruttando lacune normative per ridurre al minimo le conseguenze legali. Questo modus operandi rende difficile perseguire penalmente i colpevoli, in particolare quando sono coinvolti minori, soggetti a un trattamento giudiziario diverso dagli adulti.

Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla normativa. In Italia, i reati di lieve entità, come il furto senza violenza, sono spesso puniti con sanzioni leggere o con il rilascio immediato. Questo lascia spazio a un ciclo ripetitivo: le borseggiatrici vengono fermate, denunciate e rilasciate, tornando subito in azione. Inoltre, il sovraccarico di lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura spesso impedisce un intervento rapido e risolutivo.

A peggiorare la situazione è anche l’atteggiamento della società. Molti testimoni, per paura di ritorsioni o semplicemente per indifferenza, scelgono di non intervenire o denunciare. Questo senso di impunità alimenta il fenomeno, incoraggiando chi vive di borseggi a continuare indisturbato.

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La soluzione richiede uno sforzo congiunto. È necessario rivedere le leggi per assicurarsi che chi commette questi reati venga realmente punito, anche con misure educative o riabilitative, soprattutto quando si tratta di minorenni. Inoltre, campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sui loro diritti e doveri, insieme a un potenziamento dei controlli nei luoghi pubblici, potrebbero ridurre il fenomeno.

Fermare le borseggiatrici non è solo una questione di sicurezza pubblica, ma anche di giustizia sociale: ogni furto, piccolo o grande che sia, è un danno non solo per le vittime, ma per l’intera comunità. Ignorare il problema significa accettare che la legalità possa essere continuamente violata senza conseguenze. Ma siamo davvero disposti ad accettare questo?

Nicholas Vaccaro, 18 gennaio 2025

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