Politica

Perché non mi convince la retorica “patriottica” - Seconda parte

Giorgia Meloni ha chiesto un presidente “patriota”. Ma al centrodestra serve l’umanismo cristiano-liberale

I repubblicani insistono molto sulle virtù e sul senso di comunità, sui doveri e sul senso dello Stato e della legge. In questo modo sacrificano l’individuo, che è il concetto cardine del liberalismo politico dell’età moderna, sottomettendo il singolo al tutto. Capisco che questo potrebbe forse andar bene a quella parte del centrodestra che ha Giorgia Meloni come suo riferimento, ma la cultura repubblicano- patriottica, radicale e appunto anche giacobina, ha fatto forse troppi danni per essere riproposta oggi in modo irriflesso.

Certo, anche l’individualismo esagerato, sfociante spesso nel narcisismo di massa e nel relativismo, ha i suoi aspetti negativi. Meglio sarebbe perciò, ad avviso di chi scrive, lavorare sul termine di origine cristiana, ma poi anche liberale, di persona. Esso ha il pregio di mettere al centro un individuo sociale e storico che rifugge dagli opposti estremismi dell’individualismo e del comunitarismo. Non si vive da soli e si è anche in parte determinati dagli altri, ma ogni singolo uomo ha una specificità che non può essere prostrata sull’altare di un astratto “spirito collettivo”. Il personalismo e umanismo cristiano-liberale potrebbe essere la via più significativa per costruire una cultura politica di centrodestra veramente alternativa.

Corrado Ocone, 26 dicembre 2021

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