Cultura, tv e spettacoli

Piagnisteo a reti unificate: la sinistra Rai si copre di ridicolo

L’ipocrisia di Repubblica che accusa la destra di occupare la tv pubblica. E lo fa con Corrado Augias

augias rai

Oggi Repubblica apre con un articolo sull’occupazione dei Tg da parte della Meloni. E chi scelgono per commentare questa situazione? Corrado Augias. Augias è quel personaggio straordinario e fenomenale che in Rai ha la sua cricca di amici scrittori e che è stato pagato dai contribuenti, tramite la Rai, per anni. Oggi però ci spiega che la Rai è occupata dalla destra. Io la trova una cosa straordinaria. La Rai è talmente occupata dalla destra che, ad esempio, Damilano ha contratto super-blindato tale per cui nemmeno Dio può licenziarlo. Sia chiaro: nulla in contrario, anzi sono contento per Damilano che, una volta perso il posto di lavoro all’Espresso, abbia trovato posto in Rai. Trovo però ridicolo il piagnisteo collettivo a cui si è accodato Augias che descrive la Rai come una sorta di TeleMeloni.

Mi chiedo: almeno una volta Augias ha invitato nella sua trasmissione uno scrittore che non fosse tra i suoi amici? Forse qualche volta sì, ma parliamo di percentuali infinitesime. Basta poco per capire che gli ospiti coincidono con la cricca degli amici di Augias. Ma è normale che sia così: ogni trasmissione ha la sua cricca. La cosa che non è normale è piagnucolare in apertura di Repubblica dicendo che “tutta la Rai è occupata dalla destra”. Tanto più se a scrivere il fondo è uno che ha occupato la Rai negli ultimi anni. Ma come si fa? È come se Gramellini dicesse che la Rai è occupata dalla destra, lui che era in Rai e ora è andato a La7. O come se Fazio dicesse la stessa cosa. Questi l’hanno occupata per anni. Nessuno nega che talvolta l’abbiano fatto con competenza, ma le loro lamentele sono veramente ridicole.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 9 Giugno 2023