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Prove di regime: l’emergenza come tecnica di governo - Seconda parte

Detto altrimenti, non potendo utilizzare le forme classiche della democrazia liberale, il deep state è costretto ad approfittare delle emergenze, o a crearle e ingigantirle, oppure ancora a prorogarle per un tempo infinito. Si tratta di una dinamica già bene evidenziata o prefigurata da molti studiosi, anche nel suo versante sanitario come mostrano le pagine “profetiche” di un libro di Patrick Zybelrman pubblicato da Gallimard nel 2013 (Tempetes microbiennes).

L’Italia, ancora una volta si sta mostrando un laboratorio, ma la “nuova razionalità politica” è in qualche modo in fieri un po’ dappertutto (si pensi solo alla Nuova Zelanda che ha spostato le elezioni per una semplice precauzione di fronte ad un’emergenza che in quel Paese non c’è e che è altamente improbabile allo stato attuale). Nel mondo democratico esistono tuttavia ancora molti anticorpi, e una forte opposizione politica e civile. Dare ad essa voce e protestare, impedendo che qualche perverso disegno biopolitico possa giungere a compimento, è la battaglia di libertà del nuovo millennio.

Corrado Ocone, 21 agosto 2020

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