Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una tregua unilaterale nel conflitto con l’Ucraina in occasione della Pasqua ortodossa. La sospensione delle operazioni militari inizia alle 18:00 ora di Mosca (le 17:00 in Italia) e si concluderà alla mezzanotte del 20 aprile 2025 (le 23:00 ora italiana). Durante un incontro con il capo di Stato Maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, Putin ha dichiarato che questa decisione si basa su considerazioni umanitarie, invitando la controparte ucraina a fare lo stesso.
Reazione di Kiev: dubbi sulla sincerità dell’iniziativa
Nonostante l’annuncio della tregua, profonde diffidenze reciproche continuano a caratterizzare il rapporto tra le due parti. Andrii Sybiha, ministro degli Esteri ucraino, ha dichiarato che in passato Mosca non ha rispettato impegni simili. Ha sottolineato che l’Ucraina valuterà l’effettivo rispetto della tregua solo sui fatti, e non sulle dichiarazioni. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’avvistamento di droni russi nei cieli ucraini già alle 17:15, appena 15 minuti dopo l’inizio ufficiale della tregua.
Antiaerea in azione a Kiev
A Kiev si sono sentite esplosioni legate al lavoro della difesa aerea, attivata per neutralizzare gli attacchi di droni nemici. Il sindaco della capitale, Vitaliy Klitschko, ha confermato che le forze di difesa aerea stavano operando sulla riva sinistra della città. Ha esortato i cittadini a rimanere nei rifugi durante l’allerta. Questi eventi rappresentano un elemento di tensione e mettono in dubbio il pieno rispetto della tregua da parte russa.
Scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev
Proprio nelle stesse ore, uno spiraglio di cooperazione è emerso con uno scambio di prigionieri tra i due Paesi. Sono stati liberati 246 militari per parte, un gesto significativo in un contesto di conflitto intenso. In concomitanza con l’annuncio della tregua, Zelensky ha riferito di progressi militari delle forze ucraine nella regione russa di Belgorod, ampliando il controllo territoriale fuori dai confini tradizionali del conflitto. D’altra parte, Mosca ha dichiarato di aver riconquistato il 99% del territorio che era stato occupato nell’estate 2024 nella regione di Kursk.
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).