Per motivi di lavoro partecipo spesso a mediazioni In genere non servono a nulla perché le parti restano sulle proprie posizioni e quindi fanno solo perdere tempo. Anzi, spesso, chi ha ragione accetta di transare pur di finirla e di non buttare soldi in spese legali. Alla faccia dello stato di diritto.
Iena
29 Settembre 2021 12:34
I giudici quando sbagliano devono pagare!
Benny
29 Settembre 2021 7:52
Mediazione obbligatoria alla fine non serve a nulla ed è una cessione della cultura dei diritti garantiti dalla legge. Chi rispetta le leggi se sa che alla fine non saranno rispettate e anzi se la legge stessa obbliga i danneggiati a non prendere sul serio i loro diritti? L’udienza di precisazione delle conclusioni non esiste. Sono i giudici che se la sono inventata
Valter Valter
28 Settembre 2021 18:55
Siamo nel classico paradosso: la giustizia in questo paese riusciresti a riformarla in senso liberale solo “manu militari”, ma agire “manu militari” non sarebbe da liberali. Ci vorrebbe una rivoluzione, ovviamente liberale, ma con quali truppe ? E poi una rivoluzione, per essere liberale ed accettata dal pacifismo peloso imperante dovrebbe anche essere “di velluto”. Purtroppo aveva ragione il presidente Mao quando affermava che “la rivoluzione non é un pranzo di gala”, la fanno quelli che non hanno problemi a mettere i gomiti sulla tavola e, se occorre, mangiare anche con le mani, ma questi di sicuro dai nostri “liberali” sarebbero schifati.
Per motivi di lavoro partecipo spesso a mediazioni
In genere non servono a nulla perché le parti restano sulle proprie posizioni e quindi fanno solo perdere tempo. Anzi, spesso, chi ha ragione accetta di transare pur di finirla e di non buttare soldi in spese legali. Alla faccia dello stato di diritto.
I giudici quando sbagliano devono pagare!
Mediazione obbligatoria alla fine non serve a nulla ed è una cessione della cultura dei diritti garantiti dalla legge. Chi rispetta le leggi se sa che alla fine non saranno rispettate e anzi se la legge stessa obbliga i danneggiati a non prendere sul serio i loro diritti? L’udienza di precisazione delle conclusioni non esiste. Sono i giudici che se la sono inventata
Siamo nel classico paradosso: la giustizia in questo paese riusciresti a riformarla in senso liberale solo “manu militari”, ma agire “manu militari” non sarebbe da liberali.
Ci vorrebbe una rivoluzione, ovviamente liberale, ma con quali truppe ? E poi una rivoluzione, per essere liberale ed accettata dal pacifismo peloso imperante dovrebbe anche essere “di velluto”. Purtroppo aveva ragione il presidente Mao quando affermava che “la rivoluzione non é un pranzo di gala”, la fanno quelli che non hanno problemi a mettere i gomiti sulla tavola e, se occorre, mangiare anche con le mani, ma questi di sicuro dai nostri “liberali” sarebbero schifati.