Politica

Quei fitti Boschi di scemenze

La proposta di Maria Elena sulla par condicio: applicarla anche ai giornalisti schierati. Solo a una renziana poteva venire in mente

© Angkana Kittayachaweng tramite Canva.com

Il genio. A me sta molto simpatica Maria Elena Boschi, però ogni tanto la vicinanza di Renzi è radioattiva. Anche Renzi è un altro molto simpatico: deve essere molto divertente passare con lui un weekend, forse un po’ meno averci a che fare in maniera un pochino più diretta e politica. Perché dico questo? Perché la Boschi si è inventata una scemenza di quelle che metà bastano.

State bene attenti perché io non ci potevo credere. Secondo le assurde regole della par condicio che stanno scrivendo, bisognerà dare tempi diversi a seconda se un candidato va in onda alle 20.30 oppure alle 18.30 e per noi giornalisti dei talk show sarà un disastro totale. Ma d’altronde i politici di queste robe ne capiscono molto poco. La cosa stupenda è che la Boschi si era permessa di fare una richiesta affinché la par condicio valesse anche per i giornalisti. Siccome ci sono dei giornalisti orientati, e ognuno di noi ha la propria idea, la Boschi vorrebbe che la norma si applicasse anche ai commentatori che vengono invitati nelle trasmissioni. È un’idea che soltanto una renziana poteva farsi venire in mente.

In merito, è molto divertente oggi Travaglio che prede in giro tutti i giornalisti che avevano detto che la Boschi era magnifica. Uno di questi era proprio Francesco Merlo il quale, dalle pagine di Repubblica, fa il signore con la giacca e la cravatta indipendente, forse dimenticandosi che si beccava il contratto dalla Rai proprio quando a governarla c’erano quelli che lui chiamava i “giovani fiori della democrazia”. Vale a dire la Boschi e tutte le renziane dell’epoca. Questa storia è stupenda.

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