Esteri

La guerra e la ricostruzione

Quel summit dove si deciderà come ricostruire l’Ucraina

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Come spiegato in uno degli ultimi comunicati stampa del Dipartimento federale degli affari esteri (il ministero degli esteri svizzero), è ormai quasi tutto pronto per la Ukraine Recovery Conference, URC 2022, che si terrà a Lugano il 4 e 5 luglio prossimi. Il ticinese Ignazio Cassis, presidente della Confederazione Elvetica e ministro degli esteri, ne ha parlato con il Consiglio di Stato (il governo del Canton Ticino). Cassis si è detto fiducioso che i cittadini di Lugano saranno comprensivi per le limitazioni di inizio luglio a causa del vertice internazionale. Il presidente ha continuato dicendo che la grande solidarietà nei confronti dei profughi ucraini dimostra quanto profondamente il Canton Ticino e tutta la Svizzera siano toccati da questa guerra. La Svizzera e l’Ucraina intendono intraprendere la via della ricostruzione a Lugano con partner internazionali.

Alla URC 2022 sono state invitate delegazioni di oltre 40 Paesi e circa 20 organizzazioni internazionali, che stanno definendo in questi giorni le loro composizioni finali. Oltre all’Unione Europea saranno presenti anche rappresentanti dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e della Banca Centrale Europea. Ci saranno anche molti primi ministri e ministri degli esteri, oltre naturalmente a ministri ucraini. Il presidente Volodymyr Zelenskyy e il primo ministro Denys Shmyhal saranno presenti (di persona o in collegamento video, a seconda dell’evolversi della situazione). Sono attesi anche rappresentanti dell’economia privata e della società civile.

I costi per la sicurezza sostenuti dal Canton Ticino saranno finanziati per l’80% dal Governo centrale svizzero. La polizia cantonale ticinese sarà in prima linea per garantire l’incolumità di tutti e il buono svolgimento del vertice. Il capo della polizia ticinese ha assicurato che il concetto di sicurezza sarà costantemente adattato alla situazione con l’obiettivo di garantire un alto livello di protezione, limitando il più possibile i disagi alla popolazione e agli esercizi commerciali del centro città. L’esercito contribuirà con un massimo di 1600 effettivi e lo spazio aereo verrà temporaneamente ristretto. In collaborazione con l’Italia, l’aviazione svizzera intensificherà il servizio di polizia aerea con velivoli da combattimento e mezzi di difesa terra-aria.

Alla URC 2002, come chiaramente elencato nel sito ufficiale della manifestazione (urc2022.com), si discuterà delle prospettive attuali per la ricostruzione e dei contributi dei vari partner internazionali. Si deciderà soprattutto sulle priorità, i metodi e i principi della ricostruzione. Si parlerà di ricostruzione sociale, economica, ambientale e delle infrastrutture dalle distruzioni e dalle perdite causate dalla guerra. Infine si discuterà di possibili riforme necessarie nella situazione attuale.
La conferenza di Lugano non sarà una riunione di donatori, ma mirerà a sottolineare l’ampio sostegno dei partner internazionali al processo di ricostruzione in Ucraina.

Alla fine verrà presentata una “Dichiarazione di Lugano” con i principali risultati raggiunti.
Alla Svizzera è stato chiesto di ospitare la URC 2022 poiché è da anni partner dell’Ucraina in ambito politico, economico e culturale.

Il programma culturale a margine della conferenza sarà centrato sulla solidarietà con le persone rimaste in Ucraina e con i profughi e permetterà di presentare la molteplicità e la ricchezza della cultura ucraina. Come esempio dei legami tra i due Paesi, a Lugano verranno affissi manifesti raffiguranti edifici storici di Odessa progettati da architetti ticinesi. Il 4 luglio, poi, è previsto un concerto di musica classica con il pianista Oleksiy Botvinov al LAC (Lugano Arte e Cultura) e un concerto in piazza dove si esibiranno un gruppo folk e un DJ ucraini.

Andrea Gebbia, da Ehrendingen (Svizzera)

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