Politica

Quello sguardo dice tutto

Schlein si ostina a stringere la mano di Conte (che vuole farle le scarpe). E non è una buona notizia

schlein conte

Alla fine del convegno “Acqua e sole”, che si è tenuto alla Camera il 9 aprile, c’è stata una gelida stretta di mano tra Elly Schlein e Giuseppe Conte. Rispondendo di corsa alla domanda di un cronista, che ha chiesto come stessero andando i rapporti tra i due leader, la segretaria del Pd ha risposto con un laconico “come vede sempre bene”, suscitando una certa ilarità tra i convenuti e un risolino sardonico da parte dell’Avvocato del popolo.

D’altro canto, proprio in considerazione della presenza dei due alti papaveri di una opposizione alquanto scalcinata, forse sarebbe stato utile modificare il titolo del convegno nel più appropriato “il diavolo e l’acqua santa”, sebbene risultasse difficile capire a chi attribuire il ruolo del diavolo e quello dell’acqua santa.

Sta di fatto che, battute a parte, per come si stanno mettendo le cose, l’ostinazione che la Schlein continua a manifestare per il campo largo, cercando in ogni modo di coinvolgere il capo dei grillini, alias uomo per tutte la stagioni, sta trasformando i due contendenti in qualcosa di simile ai famosi polli di Renzo, o di Renzi, visto che la linea radical-confusa adottata dalla segretaria movimentista, rischia di aprire una prateria a beneficio dei partitini del cosiddetto terzo polo.

Ed è proprio la surreale stretta di mano in oggetto, assolutamente priva di alcun significato politico, che ci fa comprendere, parafrasando un celeberrimo aforisma del grande Ennio Flaiano, che la situazione del campo largo è piuttosto grave ma non è assolutamente seria. Oramai, a meno di due mesi dalle elezioni europee, sembra proprio che tra Schlein e Conte siamo già ampiamente giunti alle comiche finali. E questo, se permettete, è una ottima notizia per la maggioranza di centrodestra; un po’ meno per la nostra sempre claudicante democrazia.

Tuttavia, come si suol dire, chi è causa del suo mal pianga se stesso, dal momento che con una tendenza politica di lungo corso che in tutto l’Occidente si orienta verso destra, un partito che vive da decenni in mezzo al guado ha scelto di farsi guidare da una ragazza di estrema sinistra dalla poche idee ma molto confuse. Tant’è che sembra che ella stia riuscendo nel miracolo di rafforzare la leadership di un Conte in caduta libera, avendolo fatto diventare il dominus di una delle più scalcagnate coalizioni politiche della seconda Repubblica.

Claudio Romiti, 10 aprile 2024

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