Quirinale, quinta votazione. La corsa di Casellati, Pd e M5s in fuga: ecco i risultati

Concluso il quarto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. La presidente del Senato Casellati si ferma a 382

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Lo scenario, al momento, è questo: il centrodestra ha scelto di votare Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il centrosinistra, Italia Viva compresa, invece si è astenuto alla prima votazione di questa mattina (oggi pomeriggio è prevista la seconda). Il muro contro muro, che si è cercato di scongiurare nei giorni scorsi, è arrivato al redde rationem. Un’altra fumata nera, dunque. Soprattutto per l’opposizione del centrosinistra: nonostante Salvini abbia invitato i leader della maggioranza di governo ad incontrarsi oggi, Letta, Conte e Speranza hanno disertato l’incontro.

La mossa del centrodestra

Tutto inizia di prima mattina con una riunione del centrodestra dopo le voci di ieri sera su una possibile candidatura di Frattini o Casellati. Prima dell’inizio della prima chiama mattutina dal vertice è arrivata l’indicazione: la presidente del Senato verrà indicata da tutti i partiti dell’alleanza di centrodestra. Soddisfatta Giorgia Meloni, che non la considera una forzatura e può finalmente contare i voti dei grandi elettori di centrodestra. Convinto Salvini, che difende la scelta in conferenza stampa sottolineando che si tratterebbe della prima donna al Quirinale, valida e super partes. Speranzoso Silvio Berlusconi, che con un messaggio ha difeso e spinto la “sua” Casellati (“tutti la sostengano”). Unico campanello d’allarme potrebbe arrivare dai centristi, che fanno trapelare alle agenzie il lungo lavorio nelle retrovie per portare Casini al Colle, magari con la sponda di Italia Viva. Occhi puntati, ovviamente, anche sul gruppo misto dove la Meloni, votando Crosetto, ha dimostrato di poter pescare qualche grande elettore.

La fuga del centrosinistra

È stata una mattinata dura, quella del centrosinistra. Di fronte alla candidatura di una figura istituzionale, peraltro donna, il fronte Pd, Leu e M5s sembra traballare. La riunione tra Letta, Conte e Speranza dura più del previsto. Alla prima chiama i grandi elettori di centrosinistra non rispondono, poi arriva la decisione: astensione. Un modo per evitare franchi tiratori e, secondo i maligni, un modo per controllare i grillini divisi al loro interno e propensi, alcuni, a convergere su Casellati come fecero per la presidenza di Palazzo Madama. “Noi non partecipiamo a questo atto di forza, a queste conte sulle cariche istituzionali – ha detto Conte – Noi non partecipiamo ad una conta, è una forzatura istituzionale, sono 3 giorni che lavoriamo ad un metodo che è anche difficile definire”. Ma è chiaro che il controllo delle truppe grilline sia complicato. Non a caso Fratelli d’Italia sottolinea la “diserzione” del centrosinistra: “Hanno paura, sono scappati e non hanno rispetto istituzionale”. Nemmeno Sinistra Italia ed Europa Verde hanno partecipato alla votazione.

La Casellati anche al sesto turno?

Visto il risultato del voto, ci sarà da capire che il centrodestra insisterà su Casellati anche alla sesta votazione prevista per le 17. “Dipendesse da me si dovrebbe andare ad oltranza sulla Casellati fino a quando non verranno a votare”, ha detto Ignazio La Russa. Matteo Salvini si è mostrato possibilista (“Sì, sarà il nostro candidato anche nel pomeriggio. Siamo convinti su questa scelta”). Molto dipenderà dalla lettura che verrà data ai voti che la presidente del Senato ha ottenuto. Ieri il centrodestra aveva contato 441 voti, oggi la Casellati si è fermata a 382.

Ecco il risultato della quinta votazione:

Quorum: 505

Astenuti: 406

Schede nulle: 9

Schede bianche: 11

  • Maria Elisabetta Alberti Casellati: 382
  • Sergio Mattarella 46
  • Nino Di Matteo 38
  • Antonio Tajani 7
  • Silvio Berlusconi 8
  • Marta Cartabia 7
  • Pier Ferdinando Casini 6
  • Mario Draghi 3
  • Elisabetta Belloni 2
  • Joseph Cesar Perren 2

Voti dispersi: 8

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