Io non mi sono fregata, non mi lasciano decidere vorrai dire!
Guido Moriotto
28 Luglio 2020 22:32
Dateci i sacri testi. Non sarebbe più semplice recuperare il testo firmato, pubblicarlo e verificarlo puntualmente? Possibile che il Parlamento non abbia il testo firmato? Sarà da ratificare, presumo. O Casalino fa quello che vuole?
Massimo
28 Luglio 2020 20:55
Per leggere banalità dle genere me ne vado sulla pagina dei grillini
Mario
28 Luglio 2020 20:04
L’Italia, sono anni che non ha innanzitutto una classe dirigente, una politica economica e sociale. Ora siamo ad un punto cruciale oppure si va veramente a zampe all’aria come Argentina e Grecia. E’ chiaro che con la mutualizzazione del debito chi riceverà il 28% dei fondi deve fare quelle riforme per la crescita e competitività. Riforme condivise con la continuità politica nel tempo. Ci saranno sacrifici da fare il popolo li farà come sempre. Il popolo non è chiaramente disponibile a più tasse, meno soldi in busta e precarietà però è l’anello debole della catena e purtroppo ne paga sempre le conseguenze. Oggi il popolo chiede riforme condivise e continuative, allineate alla crescita e alla competitività, per stare meglio dopo e per le future generazioni Solo così si esce da questa fase critica.
Io non mi sono fregata, non mi lasciano decidere vorrai dire!
Dateci i sacri testi.
Non sarebbe più semplice recuperare il testo firmato, pubblicarlo e verificarlo puntualmente?
Possibile che il Parlamento non abbia il testo firmato?
Sarà da ratificare, presumo. O Casalino fa quello che vuole?
Per leggere banalità dle genere me ne vado sulla pagina dei grillini
L’Italia, sono anni che non ha innanzitutto una classe dirigente, una politica economica e sociale. Ora siamo ad un punto cruciale oppure si va veramente a zampe all’aria come Argentina e Grecia. E’ chiaro che con la mutualizzazione del debito chi riceverà il 28% dei fondi deve fare quelle riforme per la crescita e competitività. Riforme condivise con la continuità politica nel tempo. Ci saranno sacrifici da fare il popolo li farà come sempre. Il popolo non è chiaramente disponibile a più tasse, meno soldi in busta e precarietà però è l’anello debole della catena e purtroppo ne paga sempre le conseguenze. Oggi il popolo chiede riforme condivise e continuative, allineate alla crescita e alla competitività, per stare meglio dopo e per le future generazioni Solo così si esce da questa fase critica.