Cronaca

Russia-Ucraina, la promessa non mantenuta di Kiev

Le pillole di Franco Battaglia sulla guerra in Ucraina: 3° puntata

Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

A dispetto della solenne promessa del 16 luglio 1990 (ultimo comma dell’articolo IX della Dichiarazione di Sovranità) di restare neutrale, promessa reiterata nella Costituzione del 1996, nel 2019 il governo Ucraino emendava la Costituzione. Nel preambolo e negli articoli 102 e 116, la Costituzione emendata tradiva quella «solenne» promessa del 16.07.1990, dichiarando invece che l’Ucraina avrebbe perseguito il proposito di aderire alla Nato.

Questa circostanza è considerata «inaccettabile» dalla Russia, la quale vede minacciata la propria sicurezza, minaccia conseguente alla possibilità di basi militari Nato allocati ai propri confini.

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È, quella della Russia, una paranoia? Per rispondere, basti notare che la Russia, nel passato, ha già subito minacce: ai tempi di Napoleone e ai tempi di Hitler. Inoltre, simile paranoia l’ebbe John F. Kennedy nel 1962, ai tempi della nota crisi di Cuba. In ogni caso, paranoia o no, in cambio di ampi territori concessile rimane la «solenne» promessa del 16.07.1990: essa vale o no?

Franco Battaglia, 30 gennaio 2025

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