Cronaca

Allarme sicurezza

Sala spieghi il filo spinato

Periferie in ostaggio degli spacciatori e i residenti si “proteggono” come possono: “Siamo terrorizzati”

Beppe Sala

A Milano è allarme sicurezza. Direte: e grazie al cavolo, ce ne eravamo accorti. Se ne sono accorti soprattutto i milanesi, pure i vip del centro storico, molti dei quali rapinati nelle ultime settimane. In principio fu Chiara Ferragni (ricordate?) a mettere nel mirino Beppe Sala, ora a dirsi preoccupati sono in tanti: Elenoire Casalegno, Carlos Sainz, Vieri, Saturnino, Levante, Biratore e pure Carlo Verdone, rincorso da un tizio con un collo di bottiglia in mano vicino alla stazione.

“Un sacco pericolosa ‘sta città…”, sussurrano. Ed è vero. Lo era anche prima che il fenomeno dilagasse in zona centro, ma l’avrebbe capito anche un bambino che era solo questione di tempo: il degrado delle periferie, abbandonate e insicure, prima o si spande a macchia d’olio. A Quarto Oggiaro, giusto per rendere l’idea, i residenti sono costretti a mettere il filo spinato dietro alle case per difendersi dai pusher nordafricani che prendono sempre più piede e fanno sempre più paura. “Di fronte all’inerzia del Comune e delle forze dell’ordine – dice al Giornale un portavoce dei residenti -, intorno al cancello della nostra abitazione abbiamo montato il filo spinato perché riuscivano a scavalcarlo. Una soluzione da trincea, ma siamo angosciati”. In “area C”, molto green e very chic, non saremo ancora a questi livelli. Ma il crimine non scarseggia. Anzi.

E allora la domanda sorge spontanea. Ma come è possibile che in una delle città più belle d’Italia, una metropoli laboriosa, dove i servizi funzionano, dove le grandi aziende portano i loro centri di comando, dove l’economia gira e la finanza corre, come è possibile -dicevamo- che i cittadini debbano chiudersi in casa col filo spinato?

In un Paese normale, residenti e lavoratori andrebbero dal primo cittadino di turno, in questo caso al secondo turno, Beppe Sala per dirgli: “Toc toc, signor sindaco. Che sta facendo?”. Perché a Milano abbondano le piste ciclabili e scarseggiano le telecamere? Perché non c’è tanta polizia quanta ne servirebbe? Colpa del ministero dell’Interno, dite? Bene: che allora Sala si incateni davanti a Piantedosi, a Crosetto, alla Meloni per chiudere più polizia o camionette dell’esercito.

La verità però è un’altra. La verità è che hanno sempre fatto finta di nulla: parlavano di “percezione”, di una città sicura, dove furti e rapine sono in calo. Balle. E non diventa reale solo perché a denunciare oggi sono i vip. Accadeva anche prima, è sempre successo. Ne stanno solo prendendo consapevolezza tutti. Anche chi, forse, un po’ se l’è cercata: in fondo questo sindaco l’hanno votato loro.

Franco Lodige, 12 novembre 2023

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli