Cultura, tv e spettacoli

Il don Carlo di Verdi

Sala, Segre, La Russa: che pochezza il balletto per i posti alla Scala

Il sindaco apre un valzer imbarazzante sulla Prima: “Io vicino alla senatrice, un gesto politico”. La Russa risponde: “Allora pure io in platea”

Ignazio La Russa Beppe Sala Prima alla Scala segre

Un balletto così avremmo preferito vederlo in scena, non sugli spalti. E men che meno al palco reale. E invece la Prima del Teatro alla Scala, prevista a Milano come da tradizione per domani in occasione di Sant’Ambrogio, è diventata inutilmente motivo di dibattito politico. Polemiche, tutto sommato, decisamente rivedibili. E che fanno quasi a gara per pochezza col delirante comunicato dell’Anpi e della Cgil.

Partiamo dai fatti. Il primo è questo: Sergio Mattarella, così come Giorgia Meloni, non saranno presenti all’appuntamento. L’anno scorso c’erano e entrambi seduti in prima fila sul palco d’onore insieme alla figlia Laura Mattarella e all’ex compagno Andrea Giambruno, a Ursula von der Leyen, a Beppe Sala, ad Attilio Fontana ed Ignazio La Russa. Questioni di protocollo, e di logica: sul posto più importante vanno le autorità più elevate in grado. In quel caso Re Sergio, il sindaco della città (nonché presidente della fondazione del Teatro), il premier in carica e il presidente del Senato.

Stavolta, senza Mattarella a officiare il Don Carlo di Giuseppe Verdi, il più alto in grado sarà proprio Ignazio La Russa. E non perché sia milanese, di destra, alto o basso: banalmente perché presiede Palazzo Madama e dunque è la seconda carica dello Stato. Fino a stamattina tutto sembrava filare liscio. Poi all’improvviso le agenzie battono la notizia secondo cui il sindaco Sala ha deciso di disertare il palco e sedersi al fianco di Liliana Segre nella platea autorità. Perché? “È un gesto politico”, spiega lui, “vuol dire quello che lei ha dato a Milano, vuol dire riflettere sulla tragedia che sta succedendo in Medi Oriente”. Ovviamente anche La Russa sarebbe “felice e orgoglioso se Segre fosse presente nel palco d’onore della Scala anche per ribadire la nostra solidarietà e la speranza di pace in merito alla vicende mediorientali”. Di più: qualora la senatrice decidesse di non salire sul palco reale, Ignazio scenderebbe in platea per sedersi “vicino a lei”.

Non è dato sapere, al momento in cui scriviamo, se la diretta interessata apprezzi o meno questo balletto attorno al suo nome, manco fosse un amuleto con cui condividere un selfie. Segre, assicura La Russa, “non ha posto nessun problema, la sua disponibilità c’è in ogni direzione”. Ma un mistero va dipanato: il Corriere scrive che la senatrice avrebbe scelto di andare in platea “pur di evitarli”, facendo riferimento alla folta presenza dei ministri meloniani sul palchetto. Tra le autorità saranno infatti presenti Matteo Salvini, Gennaro Sangiuliano, Maria Elisabetta Alberti Casellati e il neo prefetto Claudio Sgaraglia. Vero o falso?

A quanto pare, falso. Infatti, stando alle ultime comunicazioni, alle 17.30 la soluzione sarebbe stata trovata e nel più semplice dei modi: tutti alla fine andranno sul palco reale. In prima fila: il sindaco Sala con la compagna Chiara Bazzoli; Liliana Segre con la figlia Federica Belli Paci; e Ignazio La Russa con la moglie. Dietro tutti gli altri.

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