Probabilmente nulla trasmette maggiore idea di libertà all’uomo del volo. Soprattutto durante l’estate, quando sempre più di frequente ci si imbarca su un aereo per raggiungere la meta lontana delle proprie vacanze o, all’inverso, dall’estero si atterra in Italia ad ammirare i suoi tesori. Non può stupire quindi se la stagione in corso segnerà una forte crescita per il Gruppo Sea, la società a cui fanno capo gli aeroporti di Linate e Malpensa. Quella in corso sarà la stagione di ingresso nella nuova normalità post Coronavirus per Sea, che ha predisposto una offerta estiva ancora più ricca: si stima che saranno 4,3 milioni i viaggiatori stranieri che giungeranno in Italia in aereo da ogni parte del mondo per una crescita del 34% e 3,9 milioni i nostri connazionali in partenza (+15%). In particolare, l’offerta estiva di Sea vede un aumento pari al 41% per quanto concerne i posti sui voli di lungo raggio, in sostanza quelli intercontinentali e del 14% per quelli internazionali. In tutto saranno 28,5 i milioni di posti disponibili (+11%), suddivisi tra Linate (8,1 milioni) e Malpensa (20,4 milioni), che ha da poco visto la riapertura del “Terminal 2” dopo anni di lavori. E proprio dal rinnovato Terminal 2 passeranno 4,2 milioni di passeggeri.
Sea motore del turismo e del Pil
Complessivamente sono 171 le destinazioni (dodici in più di un anno fa) raggiungibili dai due scali gestiti da Sea per partire, scegliendo tra 76 compagnie aeree (sette in più dell’estate scorsa), alla scoperta di 75 diversi Paesi (quattro in più di quelli disponibili solo dodici mesi fa). Numeri a cui si aggiunge un solido quinto posto in Europa per il traffico merci. Il gruppo guidato dall’ad Armando Brunini è quindi uno dei grandi motori dell’economia italiana, non solo per la centralità dell’industria turistica sul Pil, ma anche i prodotti del made in Italy che fanno da ambasciatori del Belpaese nel mondo. Basta ricordare che i 75 Paesi per cui si può decollare dagli scali milanesi nel loro complesso valgono l’85% del pil del Pianeta.
Malpensa, la vocazione lungo raggio e le nuove mete
Quanto a Malpensa, che assorbirà il 71% dei voli contro il 29% di Linate, la vocazione è sempre più orientata al lungo raggio con 27 vettori, di cui uno low cost, per un totale di 30 frequenze giornaliere distribuite su 40 destinazioni in tutto il mondo. E’ quindi possibile imbarcarsi a Malpensa per raggiungere nove mete nell’area del Golfo Persico, undici tra Nord e Sud America, sei in Africa e quattordici sul continente asiatico. In particolare, le nuove destinazioni sono: Birmingham, Lourdes, La Coruña, Tampere e Bergen in Europa; Hong Kong, Taipei, Wenzhou, Shanghai e Delhi in Asia; a cui si aggiungono Giza e Mauritius in Africa. Insomma la lunghezza media dei voli su Malpensa è già arrivata a 1.717 chilometri e aumenterà ancora. Quanto, invece, al breve-medio raggio sono attivi 55 vettori, di cui quattro low cost, su 131 destinazioni.
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