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Siamo caduti in una trappola per topi - Seconda parte

Le istituzioni di questo disgraziatissimo Paese – ossia il governo, la Protezione civile, il ministero della Salute, l’istituto superiore di sanità – hanno accantonato il modello classico che si usa nel controllo territoriale delle epidemie: la sorveglianza attiva che con la individuazione del malato e dei positivi isola con le quarantene il contagio, protegge gli ospedali e consente al “resto del mondo” di continuare quella vita laboriosa da cui dipende la creazione continua delle risorse per far fronte alla vita e agli stessi malati. Ciò che è venuto meno – ormai lo sappiamo – è il controllo medico del territorio con le Asl e la medicina di base.

Impareremo la lezione o continueremo a burocratizzare e statalizzare stupidamente ogni aspetto della nostra vita, dal lavoro alla scuola alla sanità? Ci dobbiamo chiedere questo quando usciremo da questa magnifica trappola per topi nella quale ci siamo cacciati con le nostre mani.

Giancristiano Desiderio, 31 marzo 2020

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