Siamo tutti ostaggi del vuoto

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Una volta Bettino Craxi disse che in Italia quando non si vuol decidere nulla si istituisce una bella commissione parlamentare d’inchiesta. È passato molto, molto tempo, non siamo più nella corrotta Prima repubblica ma nella onesta Terza repubblica, eppure l’aforisma di Craxi è ancora attuale, sia pure con una piccola variazione in peggio. Questa: in Italia quando non si vuol decidere nulla si istituisce una bella commissione parlamentare d’inchiesta per fare propaganda. Il Pd ha tante buone ragioni da far valere sul cosiddetto Russiagate ma chiedere di metter su una commissione d’inchiesta equivale solo a sommare cialtronaggine a cialtronaggine usando lo stesso corpo istituzionale per fare reclame e pubblicità populista come ha fatto e fa regolarmente il Movimento cinque stelle. Tuttavia, non è davvero un caso che le intenzioni del Pd di Zingaretti e le sensazioni del Movimento di Di Maio s’incontrino su questo terreno dell’opposizione propagandistica al ministro dell’Interno: in gioco c’è la Grande Tentazione dell’alleanza dei belli, puliti e buoni contro i brutti, sporchi e cattivi.

È stato Pier Ferdinando Casini a sollevare la inutilità ed evidenziare la dannosità di un’eventuale commissione d’inchiesta sull’affaire Metropol-Lega. Il caso- lo dico senza finzione alcuna – c’è tutto e non riguarda tanto il ruspante Savoini e l’oro di Mosca quanto le bugie dietro le quali si è nascosto Matteo Salvini che è stato sbugiardato con un completo “album di famiglia” con fotografie, selfie, viaggi, sorrisi, abbracci in cui Salvini & Savoini fanno, in pratica, coppia fissa. Insomma, Salvini in questa storia fa la figura del classico stolto che è causa del suo male. Qui, però, le responsabilità del ministro dell’Interno, che è ancora al suo posto, terminano e iniziano quelle del presidente del Consiglio e dell’alleato di governo. Davanti a questo problema politico e istituzionale grande quanto una casa o quanto il Metropol di Mosca, il Movimento cinque stelle chiede che si istituisca una commissione d’inchiesta sul finanziamento dei partiti. È questa l’unica posizione più ridicola rispetto a quella di Salvini che dice di non conoscere Savoini. Infatti, delle due l’una: o Di Maio e compagni hanno la forza e la dignità di aprire la crisi di governo o la commissione d’inchiesta è solo un modo per lucrare con la propaganda e per occupare le istituzioni non avendo alcuna politica di governo né con la Lega né con il Pd.

Il cosiddetto governo del cambiamento è diventato in pochissimo tempo il governo degli ostaggi. Nostro malgrado, siamo tutti prigionieri di una maggioranza parlamentare che sfugge a qualunque regola di carattere politico e istituzionale per inseguire esclusivamente il fine della propaganda con ogni mezzo e a qualunque costo. La finzione si è mangiata la realtà. Il governo è ostaggio di sé stesso, della sua inadeguatezza, della sua inconcludenza, della sua vanagloria. Finge di essere vero ma tutti sanno che è falso. Quando le forze politiche non solo non sono in grado di governare  – come è del tutto evidente sia per i Cinquestelle sia per la Lega – ma non sono nemmeno capaci di affrontare la crisi di governo nella quale stabilmente si trovano e tengono il Paese, allora, vuol dire che la politica non esiste più e ciò che ne rimane è solo un simulacro o un fantasma nel quale si crede solo per non lasciare la scena vuota. Ma la scena è vuota. Siamo tutti ostaggi del vuoto.

Giancristiano Desiderio, 17 luglio 2019

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